L’Aula della Camera ha approvato la richiesta d’arresto di Giancarlo Galan avanzata dalla Procura di Venezia nell’ambito dell’inchiesta Mose. I voti favorevoli, a scrutinio segreto, sono stati 395, quelli contrari 138 e gli astenuti 2.
Dunque con 395 voti a favore la Camera dice sì alla richiesta di misura cautelare della custodia in carcere nei confronti dell’ex ministro del governo Berlusconi, accusato di corruzione. A favore della richiesta hanno votato Partito Democratico, Movimento 5 stelle, Sel, Led, Lega Nord, Per l’Italia e Scelta civica. Contrari Forza Italia, Ncd, Psi. Anche il MAIE, il Movimento Associativo Italiani all’Estero fondato e presieduto da Ricardo Merlo, si è detto contrario, votando con Forza Italia.
Daniele Capezzone, deputato azzurro, commenta così: “Il voto appena compiuto dalla Camera sull’arresto di Giancarlo Galan e’ un’altra pagina triste. Vale per Galan e vale per ogni altro cittadino, noto o no, deputato o no: il combinato disposto tra l’uso eccessivo della custodia cautelare e il dilagare del processo mediatico produce un vero e proprio azzeramento del diritto alla difesa, riducendolo a un vuoto simulacro, a una forma svuotata di qualunque sostanza”.
Il Pd, annunciando in aula il proprio voto a favore dell’arresto di Galan, attraverso Anna Rossomando, ha spiegato: “Ci sentiamo anche noi paladini del garantismo, ma le battaglie per l’applicazione delle garanzie dei cittadini non si fanno nelle Giunte. Noi le facciamo nelle sedi opportune. Nessun cedimento, nessuna resa nè rinuncia. Il valore tutelato è l’autonomia del Parlamento”.
I legali di Galan hanno già comunicato che chiederanno gli arresti domiciliari per il proprio cliente.
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