E’ morta August Ames, pornostar canadese famosa in tutto in modo che a soli 23 anni aveva già girato quasi 300 film a luci rosse. Sembrerebbe proprio Mercedes Grabowski, questo il suo vero nome, si sia suicidata in seguito a una forte depressione, dovuta agli attacchi sui social dopo che l’attrice si era rifiutata di girare delle scene porno con un attore che in passato aveva lavorato nel mondo del porno gay.
Per quella decisione, August Ames è stata letteralmente subissata di critiche e insulti. Si è tolta dunque la vita perché accusata di omofobia su Twitter. Si è impiccata ed è morta per soffocamento nella sua casa in California. E’ stato il marito, il regista di film a luci rosse Kevin Moore, a ritrovarla e a confermare la notizia. “E’ stata la persone più gentile e piena d’amore che abbia mai conosciuto in vita mia”, ha detto di lei il marito, distrutto dal dolore.
L’attrice canadese, da parte sua, aveva provato a spiegare le proprie ragioni: “Non sono omofoba. La maggior parte delle ragazze non girano film con ragazzi che hanno lavorato nel porno gay, per sicurezza. Non voglio mettere a rischio il mio corpo, non so cosa facciano nelle loro vite private”. E ancora: “Il mio corpo, le mie regole”.
Un messaggio che è servito a poco. Le critiche e gli attacchi sono proseguiti e lei non ha resistito.
I fan del porno sono in lutto in tutto il mondo. Madison Missina, stella del porno australiano, ha accusato le persone che hanno indotto August al gesto estremo, spiegando che purtroppo c’è ancora tanto bullismo da combattere anche nel mondo del cinema per adulti.
Messaggi di cordoglio da ogni parte del pianeta per la scomparsa di August. La pornostar americana Abella Danger, 22 anni, ha scritto che 23enne canadese “era la persona più gentile di sempre”; il produttore Jules Jordan ha twittato “Riposa in pace August Ames, una delle persone migliori e più belle che abbia mai conosciuto nel mondo degli affari”»; il regista Mike Quasar ha scritto: “Amatevi gli uni gli altri, 23 è troppo giovane per morire”.
I funerali si terranno in forma privata, vi parteciperanno solo i familiari che chiedono che venga rispettato il loro dolore.
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