Nicola Morra, senatore del Movimento Cinque Stelle, è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus ed è tornato su Poletti: “Certe parole si commentano da sole, chi riveste cariche istituzionali deve capire che ha davanti cittadini per cui la disoccupazione è un problema reale che assume contorni drammatici. Dovremmo riformare completamente le politiche attive del lavoro, trovando il modo di far incontrare domanda e offerta. Penso che Poletti farebbe bene anche lui ogni tanto a giocare a calcetto, così qualche chilo lo perde”.
Su Minzolini: “Farà i servizi sociali a Sant’Egidio? I servizi sociali se fatti in un certo modo farebbero bene a tutti, nei palazzi troppe volte ci si stacca dalla vita reale. Ben venga per Augusto e per tanti altri un bagno d’umiltà, così ci si confronta con chi di notte dorme sotto coperte di cartone. Il problema vero, più che Minzolini, è il Parlamento che si rifiuta di ratificare una decisione che per legge doveva essere inequivocabile”.
Sul voto segreto a proposito delle dimissioni di Minzolini: “Ho letto stamattina delle dichiarazioni di alcuni senatori renziani che sospettano da parte nostra un trappolone. Forse il trappolone ce l’hanno loro nel cervello. Noi abbiamo sempre votato a favore delle richieste di dimissioni, avanzate da chiunque. Se qualcuno ti manda una richiesta di dimissioni evidentemente là non ci vuole più stare. Ora il Pd teme che essendoci il voto segreto noi del Movimento si possa votare per respingere le dimissioni di Minzolini e poi accusare il Pd di averlo salvato. Noi questo non lo facciamo, anzi, io vorrei proprio ragionare sul voto segreto, in un Parlamento libero non ci dovrebbe essere problema a votare palesemente e già il ricorso al voto segreto sta ad indicare una mentalità cialtronesca. Far cadere sugli altri il sospetto che si possa essere artefici di una manovra falsa e ipocrita è francamente avvilente”.
Su quanto accaduto a Genova: “Sono state valutate delle segnalazioni, non so quando arrivate, sono state valutate e come prevede il nostro regolamento possono essere valutate in qualunque momento. In funzione di queste segnalazioni il garante del Movimento ha ritenuto di dover sottrarre l’autorizzazione al simbolo ad una lista che aveva vinto la selezione online, a dimostrazione del fatto che le nostre selezioni online non sono affatto false e a dimostrazione del fatto che ci stiamo dotando di antidoti che possono funzionare per evitare casi come quelli che abbiamo avuto in Parlamento, in Senato ad esempio siamo entrati in 54 ed ora siamo in 35, anche perché molti colleghi hanno deciso di andarsene”.
Nicola Morra, poi, ha attaccato Fabio Fazio: “Fabio Fazio ha commentato in maniera vergognosa, questo è il mio parere, una battuta delle Littizzetto che ironizzava sul voto parlamentare per Lotti e Minzolini. La Littizzetto diceva che gli italiani non pagano i parlamentari per salvare Lotti e Minzolini, Fazio è intervenuto dicendo che sono cose più grandi di noi. Io penso che l’educazione all’uso dell’intelligenza, in chiave democratica, non escluda alcun oggetto politico dalla capacità di giudizio. Ritenere che la televisione di Stato non si debba occupare di certe cose significa esser servili nei confronti del potere”.
Discussione su questo articolo