L’agenzia Moody’s minaccia di strappare la tripla ‘A’ agli Stati Uniti ma i mercati sorvolano scommettendo su un nuovo intervento della Federal Reserve per ridare slancio all’economia a stelle e strisce e sull’approvazione domani del Fondo salva-Stati Esm da parte della Corte Costituzionale tedesca. ‘Le trattative sul bilancio nel 2013 determineranno probabilmente la direzione del rating Aaa con outlook negativo degli Stati Uniti’, afferma Moody’s in una nota, sottolineando che ‘se le trattative porteranno a politiche specifiche che produrranno una stabilizzazione e poi un trend di calo del rapporto debito/Pil nel medio termine, il rating probabilmente sara’ confermato e l’outlook ritornera’ stabile. Se le trattative non produrranno tali politiche, invece, Moody’s si attende un taglio del rating, probabilmente ad Aa1′. I mercati ne prendono atto ma decidono di puntare con decisione su una nuova discesa in campo della Fed a sostegno dell’economia Usa e sull’ok della Corte Suprema tedesca all’Esm. E cosi’ le Borse europee, con l’eccezione della piazza londinese, chiudono tutte in rialzo. Francoforte e’ maglia rosa con un progresso dell’1,34%, seguita da Madrid (+0,93%), Parigi (+0,89%) e Milano (+0,84%). Fanalino di coda Londra (-0,02%).
‘I mercati si aspettano molto dalle decisioni che prenderanno sia la Fed che la Corte Costituzionale tedesca questa settimana’, commentano gli operatori. In Spagna intanto il governo conservatore di Mariano Rajoy dichiara guerra alla speculazione per cercare di aumentare le entrate statali e ridurre il deficit. Il capital gain generato dalla vendita di azioni tenute per meno di un anno dagli investitori, sara’ infatti tassato in base alle aliquote fiscali, che possono arrivare fino al 52%, e non fino al 27% com’e’ di norma al momento.
Sul fronte dei titoli di Stato, gli spread di Italia e Spagna virano di nuovo in discesa. Il differenziale tra il Btp decennale e il Bund tedesco chiude in calo a 351 punti dai 363 di ieri, mentre quello della Spagna archivia la seduta a 410 punti da 415. E a quanto pare i grandi fondi internazionali hanno ripreso a comprare i titoli di Roma e Madrid dopo la decisione del presidente della Bce, Mario Draghi, di varare il meccanismo antispread.
Secondo quanto scrive il Wall Street Journal, ‘i gestori dei fondi in Europa hanno investito molti dei propri soldi nei bond sovrani dei Paesi europei a piu’ alto rendimento nel periodo immediatamente precedente e successivo all’approvazione da parte della Bce del piano di acquisto illimitato di titoli di Stato’. Tuttavia, aggiunge il quotidiano economico Usa, ‘e’ ancora presto per dire se l’interesse’ da parte di questi investitori ‘durera’ al di la’ di questa esplosione di ottimismo’.
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