Alla fine della prima giornata di consultazioni, Mario Monti, presidente del Consiglio incaricato, ha incontrato i giornalisti, ai quali ha voluto precisare – a proposito di misure anti crisi – di non aver mai usato il termine ‘lacrime’, non ho mai usato il termine ‘sangue’, ‘sacrifici’ forse sì". Monti, che ha ammesso di non aver avuto molto tempo in questi giorni per leggere i giornali, ha commentato anche in maniera positiva il fatto “che le forze politiche abbiano percepito, da loro stessi, la consapevolezza della serietà del momento che stiamo attraversando".
Monti ha voluto chiarire di avere intenzione di lavorare ad un governo che duri fino alla fine di questa legislatura: "Il Parlamento può decidere in ogni momento che il governo non ha più la sua fiducia – spiega – ma a quasi tutte le forze politiche incontrate finora pare ovvio che il compito cui mi accingo a svolgere ha bisogno di tempo, se venisse fissata una data questa toglierebbe credibilità all’azione del governo e non lo accetterei".
I mercati? Davanti ad un governo “convincente ed efficace” e “all’annuncio di misure più incisive, sono sicuro che i mercati avranno un’impazienza temperata con la razionalità”. Non si può fare un governo in due ore: “Noi agiamo in una democrazia e quindi determinati tempi sono necessari. Mi sembra naturale che adesso occorre dare un occhio ai mercati, ma prima di tutto agli italiani”.
In effetti i mercati hanno fretta, l’Italia è ancora sotto pressione. Il rendimento dei Btp decennali torna a salire e arriva al 6,70%, così sale lo spread con il bund tedesco, 492 punti, quasi 40 in piu’ della chiusura di venerdì. Anche la borsa di Milano piange: Piazza Affari chiude in calo dell’1,99%.
Monti desidera impegnarsi affinché “la politica trasformi questo momento difficile in un’opportunità per il Paese: un’opportunità di rilancio e speranza non solo per l’economia, ma anche per i valori fondanti di una vera comunità civile".
IPOTESI POLITICI AL GOVERNO Nelle ultime ore è emersa l’ipotesi di far entrare ex parlamentari, espressione dei partiti che sosterranno Monti, in qualità di sottosegretari dei vari dicasteri. Come una soluzione di compromesso. Tuttavia la partita decisiva sulla composizione del governo si giochera’ domani quando Monti incontrera’ prima il Pd e poi il Pdl, ma in entrambi gli schieramenti si da’ quasi per certo che la compagine del governo resterà tecnica.
Politici o no nell’esecutivo? Monti spiega: "E’ una questione che non vorrei drammatizzare, vorrei l’apporto dei politici anche dal punto di vista delle risorse umane", ma se non fosse così l’importante sarà avere “l’appoggio convinto” al governo, "senza il quale non mi accingerei nemmeno al compito".
LE CONSULTAZIONI DI DOMANI, MARTEDI’ 15 Domani sarà la seconda giornata di consultazioni. Si comincerà alle ore 9,30 con la delegazione del Pd, alle 11 toccherà ai rappresentanti del Pdl. Alle 15 Monti riceverà una rappresentanza delle parti sociali, sindacati, commercianti e imprese. E poi donne e giovani: saranno ascoltati alle 16,30 i rappresentanti della Rete Nazionale delle Consigliere e dei Consiglieri di Parità e alle 17,30 i rappresentanti del Forum nazionale dei giovani.
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