Nel giorno in cui Time lo definisce "l’unico cavaliere" in grado di salvare l’Italia pur avendo "l’armatura ammaccata" e l’Eurogruppo affronta i casi di Grecia, Spagna e Cipro, guardando anche in casa nostra, Mario Monti torna a mettere l’evasione fiscale in cima alle priorità del governo per portare il paese fuori dalla crisi: "le dimensioni e la gravità del fenomeno rappresentano un vulnus gravissimo", che non è piú tollerabile.
Il premier sa bene che l’Europa e i mercati guardano all’Italia e attendono risposte dal governo. Anche in tema di evasione fiscale e lotta alla corruzione. Cosí, davanti a Napolitano e alle piú alte cariche dello Stato presenti a L’Aquila per l’anniversario della fondazione della Guardia di Finanza, Monti ricorda che il paese è "sotto osservazione" e usa parole forti.
"Saremo – scandisce – intransigenti con i forti e comprensivi con i deboli, avendo la capacità di distinguere i primi dai secondi". Ai finanzieri, "alleato preziosissimo e presidio insostituibile", Monti ripete dunque che la lotta all’evasione è "priorità assoluta" perch‚ l’evasione "mina quel patto tra Stato e cittadini senza il quale non puó esserci crescita per il paese". Ma non solo: "altera la concorrenza, costringe ad un aumento della pressione fiscale e porta all’iniquità sociale, sottraendo risorse che potrebbero invece essere redistribuite". Ma soprattutto, l’evasione costituisce una "violazione dei principi di solidarietà e giustizia" tra cittadini che "non è piú tollerabile". Il fenomeno, d’altronde, ha raggiunto dimensioni che lo stesso premier definisce gravissime, visto che il valore del sommerso è stimato tra il 16,3 e il 17,5% del Pil. Quindi, sono le parole di Monti, "quasi un quinto della ricchezza del paese".
E’ evidente che in una situazione di crisi in cui l’Europa rischia di sfaldarsi, l’Italia non puó permettersi di continuare su questa strada. Ma è altrettanto evidente che a pagare non possono essere sempre gli stessi: e cioè quei contribuenti onesti sui quali finisce per pesare la quasi totalità della pressione fiscale. Ecco perch‚ nel suo discorso Monti si rivolge spesso all’Italia onesta, che paga le tasse e rispetta le leggi, per sottolineare che proprio la "legalità e la miglior polizza di assicurazione per il futuro" del nostro paese e degli italiani. Dal canto suo il governo si muove su due direttrici, con un lavoro "meticoloso e attento": da un lato con una "solida azione di contrasto" agli illeciti, in modo da colpire in maniera strutturale il fenomeno; dall’altro migliorando il "rapporto fisco-contribuenti", incentrandolo sulla trasparenza in modo da avere un fisco "piú semplice e piú vicino alla gente". E in questo contesto la Guardia di Finanza, sottolinea Monti, ha un ruolo fondamentale "per riportare l’Italia a livello degli altri paesi". "vi aspetta una sfida importante e difficile", ma lo Stato "è con voi" e con i cittadini onesti, intransigente con chi pensa di essere piú forte.
Parole che il nuovo comandante della Gdf, il generale Saverio Capolupo fa sue. "Ci attendono sfide molteplici e difficili, condizionate da una situazione economica particolare – dice – . La crisi, ma anche la corruzione, il controllo della spesa pubblica, la criminalità economica, l’evasione fiscale, richiedono da parte nostra una risposta attenta e adeguata, leale e corretta. Ma sono fiducioso. Non era facile prima e non sarà facile adesso, abbiamo un carico di responsabilità enorme ma siamo confortati dalla responsabilità, correttezza, trasparenza e lealtà di ogni finanziere".
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