E così Mario Monti si rechera’ domani dal capo dello Stato per sciogliere la riserva con cui ha accettato l’incarico di presidente del Consiglio. Le consultazioni sono state relativamente veloci: certo sarebbe stato impossibile dare vita a un governo in poche ore, come ha giustamente osservato il presidente Napolitano. La democrazia ha le sue regole. E i suoi tempi.
La giornata politica e’ stata molto impegnativa per tutti. Alla fine PdL e Pd dicono si’ a Monti, Di Pietro prima nicchia poi accetta, solo la Lega Nord si tira fuori: il partito di Umberto Bossi andra’ all’opposizione, e con il PdL e’ rottura. Ma se il Carroccio si smarca, sembrano invece più vicini che mai PdL e finiani. Strano, vero? Eppure cosi’ sembra che stiano le cose, almeno in queste ore. Le vie della politica, si sa, sono infinite. Vuoi vedere che, tolto di mezzo l’ostacolo rappresentato da Silvio Berlusconi, ai futuristi non dispiacerebbe tornare sotto lo stesso tetto del centrodestra? E Casini? Anche lui potrebbe riavvicinarsi al PdL: anche per lui era Berlusconi a rappresentare un impedimento al ritorno all’unita’. Silvio uno e trino? Il miracolo non è avvenuto e i due prescelti si sono prestati per poco alla raffigurazione. Prima l’uno, poi l’altro, lo hanno abbandondato. Vedremo cosa si inventeranno insieme per salire più in alto. Certo il futuro potrà ancora essere generoso con loro, sono ancora papabili sia nel premierato sia nella somma carica presidenziale.
Intanto le preoccupazioni e le occupazioni sono altre: l’economia traballa e i sacrifici si impongono. Bando alle contrapposizioni, e si finga almeno per un anno che si lavora insieme per il bene del Paese.
Nei mesi a venire le forze politiche dovranno essere capaci di mettere da parte gli interessi personali e corporativi. L’appello, l’ennesimo, lanciato da Napolitano e’ stato chiaro: state buoni, se potete, non è il momento di scontri fra i partiti, faziosita’ e tifoserie vanno dimenticate. Silvio Berlusconi ha ripetuto lo stesso concetto nel suo ultimo videomessaggio.
Attenzione, quindi, anche a chi non e’ protagonista politico di primo piano ma si muove nelle acque della politica quotidianamente: evitiamo di alimentare continue frizioni fra coloro che bene o male rappresentano forze del centrodestra. Il dopo Berlusconi contiene moltissime incognite, e non possiamo escludere, oggi, che, domani, chi oggi appartiene al PdL possa fare squadra con finiani e con l’Udc di Casini. Pensate che sia fantapolitica?
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