Mentre tutte le forze politiche si affrettano ad esprimere la propria fiducia al governo Monti, la propria soddisfazione per la composizione dell’esecutivo dopo l’annuncio della lista dei ministri, c’è chi dice no. E’ il caso della Lega Nord, che continua per la sua strada, come già annunciato ieri da Roberto Maroni: "Noi restiamo all’opposizione", ha detto l’ex ministro a Ballarò.
Oggi Roberto Calderoli commenta le nomine fatte da Monti: "Se il buongiorno si vede dal mattino allora e’ notte fonda e saro’ felice di votare contro la fiducia al prossimo Esecutivo". Il senatore leghista, coordinatore delle segreterie nazionali della Lega Nord, continua: "Nulla da eccepire sulla qualita’ e sul livello delle singole persone nominate, ma il riscontrare la nascita di un ministero per la coesione territoriale significa aver creato il ministero del centralismo, ovvero che ancora una volta il Nord verra’ spremuto per garantire a qualcuno di continuare a mangiare a sbafo…". Calderoli, in maniera retorica, si chiede: "E’ questo il riformismo di un Governo che non ha neanche un dicastero ad hoc per le Riforme? Il Nord – assicura – non potra’ accettare questo ennesimo schiaffo".
Certo il fatto che sia scomparso il ministro per le Riforme non sorprende. Mario Monti lo aveva gia’ dichiarato ai giornalisti: "Cerco la coesione fra nord e sud". Oggi le conseguenze: Fabrizio Barca sara’ ministro per la Coesione territoriale. Un cambiamento di rotta rispetto al Governo Berlusconi IV, dove c’erano un ministro per i Rapporti con le regioni e la coesione territoriale (Fitto) ed un ministro delle Riforme per il federalismo (Bossi).
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