Dopo quello dell’Osservatore Romano oggi, di nuovo, anche il presidente della Cei, Angelo Bagnasco, torna a spezzare una lancia a favore del progetto politico di Mario Monti. Ma l’endorsement della Chiesa, ormai conclamato, disturba gli avversari politici del premier e imbarazza un po’ lo stesso presidente del Consiglio che si dice lusingato ma chiarisce: i temi prettamente etici non saranno nell’indice dell’Agenda. ‘Sulla onesta’ e capacita’ di Monti penso che ci sia un riconoscimento comune. Ognuno puo’ avere opinioni diverse, ma credo che su questo piano, sia in Italia sia all’Estero, ci siano stati riconoscimenti’ si limita in effetti a notare l’arcivescovo di Genova e presidente Cei. Ma la nuova ‘benedizione’ di Angelo Bagnasco e’ un fatto e lo stesso Monti si dice ‘molto grato’ per quanto detto su di lui. Poi pero’ precisa: ‘la nuova formazione politica che nasce oggi unisce intorno a un programma impegnativo per la crescita del Paese e si rivolge a persone di buona volonta’, credenti e non credenti ‘. Soprattutto, precisa, ‘non e’ sulle questioni etiche che si articola questa nostra formazione e credo che in primis siano le coscienze individuali e la sede parlamentare i luoghi in cui i valori e le iniziative debbano esplicarsi. Credo – aggiunge – che sia molto importante rispettare la liberta’ di coscienza, fermo restando il doveroso rispetto della dignita’ delle persone’.
Eppure gli incoraggiamenti d’oltretevere disturbano. Beppe Grillo arriva addirittura a paragonare Monti con Mussolini, ‘uomo della Provvidenza’ per la Chiesa, e ad invocare una revisione dei patti Lateranensi. ‘Cavour uso’ la frase ‘Libera Chiesa in libero Stato. Non aveva previsto Mussolini, il Vaticano, Bagnasco, Bertone e Rigor Montis’ ironizza il comico genovese.
Rivendica invece il ruolo del Pdl nella difesa dei valori della Chiesa il segretario Angelino Alfano. ‘Nessuna delusione ne’ risentimento. Ma la serena coscienza e la consapevolezza che noi ci siamo battuti e ci batteremo per dei valori che rappresentano la traduzione politica della dottrina sociale della Chiesa’ precisa il segretario che pero’ attacca chi ‘agevola il successo eventuale della sinistra, come fara’ certamente il centrino nascente, causando divisioni dell’area dei moderati e non, farcendo quindi un buon servizio a quei valori’.
Il Pd, pero’, non ci sta. ‘Le gerarchie ecclesiastiche benedicono Monti, ma il Pd risulta essere tra i cattolici il primo partito’ sottolinea il presidente della Toscana, Enrico Rossi. Ed Anna Paola Concia, parlamentare uscente dei democrats maligna: ‘Proprio ieri mi chiedevo come mai nell’agenda Monti non ci fosse neanche una parola sui diritti civili. Dopo l’endorsement di Bagnasco e dell’Osservatore Romano finalmente capisco il perche’ di questa scelta’.
Il summit di Monti con le forze che sostengono la sua Agenda, intanto, fa tornare di attualità il progetto di una lista dei cattolici da federare con le liste della società civile e della politica che al momento sono in campo a fianco del Prof. ‘Altre adesioni stanno pervenendo in queste ore’ annuncia Monti che gia’ oggi ha voluto al tavolo Pietro Ichino e Mario Mauro. Per loro e’ quasi sicuramente in caldo un posto nella lista unica al Senato, per la quale il giuslavorista ex Pd si e’ messo a disposizione per guidare la circoscrizione Lombardia. Mentre esponenti dell’associazionismo cattolico, quel mondo che fa riferimento al Forum di Todi, come il presidente della Coldiretti Sergio Marini potrebbero invece entrare nella lista di Casini. Nulla per il momento e’ ancora deciso. ‘Wait and see’ e’ stato ancora oggi l’invito di Monti alla stampa.
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