Mario Monti parla nell’Aula della Camera dei Deputati prima del voto finale sulla manovra economica del governo, e garantisce ancora una volta ai partiti che proseguirà il dialogo tra loro e il governo: "Abbiamo messo insieme, col dialogo continuo con voi e rimettendoci a decisioni finali che non possono essere che vostre, con vive discussioni e largo consenso ma con un comune denominatore, provvedimenti che ogni forza politica nella propria autonomia ha avuto modo di dichiarare sgraditi in parte, ma forse accettabili", vista la forte crisi che attanaglia l’Italia e l’Europa. Il vostro sforzo, dice il presidente del Consiglio rivolgendosi a tutte le forze politiche, "ci ha aiutato a riflettere meglio".
Il premier afferma di essere "pieno di speranza e fiducia. Speranza e fiducia che vi invito a condividere", aggiunge rivolgendosi ai parlamentari. "Le riforme che hanno effetti graduali sulla crescita possono riflettersi in una riduzione immediata dei tassi di interesse" e quindi "con conseguenze positive sulla crescita". Certo, aggiunge Monti, "piu’ tardi si comincia e piu’ tardi arriveranno dei benefici".
Parlando delle misure per la lotta all’evasione presenti nella manovra, "sono piu’ di quanto sia mai stato fatto in Italia", sottolinea.
Il professore bocconiano commenta poi alcune frasi di Silvio Berlusconi, in particolare quella in cui il Cavaliere parlava di un "Monti disperato". Il premier nega con forza: "Non mi sento assolutamento disperato". "Non c’e’ nessuno motivo di disperazione per quanto riguarda le nostre istituzioni e il nostro paese".
Terminata l’informativa, Monti riceve l’applauso di Pd e Terzo Polo. Ma non del PdL. Dai banchi della Lega è arrivato invece qualche fischio. Silvio Berlusconi immobile.
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