Smart mobility a Roma. Il monopattino, favorevoli e contrari. Ecologico e rapido, ma in molti casi pericoloso per i pedoni. Diventato negli ultimi mesi un fenomeno di costume, necessita di specifiche normative per regolarne il suo uso.
Adoperato soprattutto per la smart mobility, la cosiddetta mobilità intelligente, per colmare le lacune del trasporto pubblico, oppure per scopi ricreativi. Il suo scopo dovrebbe essere quello di non inquinare e non creare disagio. La legge di bilancio 160/2019 ha equiparato il monopattino elettrico alle biciclette. Nelle aree pedonali la velocità massima ammessa è di 6km/h; sulle piste ciclabili 20 km/h, è vietato il transito sui marciapiedi. Una pura utopia.
Il monopattino potrebbe essere un’alternativa valida alla macchina, allo scooter o alla bici elettrica, se non se ne facesse un cattivo uso. Se ne vedono andare contromano, sfrecciare a tutta velocità sui marciapiedi, incuranti di anziani e bambini.
In via Etruria, strada centralissima e trafficata a pochi metri da piazza Re di Roma è un dramma. Sul marciapiede svettano a tutta velocità, mettendo in pericolo i pedoni. Chi porta il cane a fare la passeggiata quotidiana, se per caso si scosta un attimo rischia di venire investito in pieno. I monopattini sharing si trovano ovunque, piazzati in tutti gli angoli delle strade, anche in quelli meno opportuni. Perfino dietro le automobili in sosta, a ostacolarne le manovre, oppure sulle strisce pedonali a rendere difficile l’attraversamento ai cittadini. Un’invasione continua, che in molti romani crea malumori e diffidenza verso questo mezzo di locomozione.
Nella capitale è diventato un trend. I monopattini sharing, a noleggio, sono mezzi di trasporto essenziali, due ruote, una pedana, manubrio e freni. Per noleggiarli occorre scaricare l’app della società che noleggia, collegare la carta di credito, si cerca il monopattino più vicino e si inquadra il QR code applicato per sbloccarlo.
Come mezzo è piuttosto costoso. In alcuni negozi di giocattoli un monopattino per bambini costa 349 euro, contro i 129 euro di una bicicletta. Ormai rappresenta un trend, una moda, soprattutto per i quarantenni liberi professionisti. La mattina se ne vedono molti, in giacca e cravatta, sfrecciare sulle strade della città per raggiungere il posto di lavoro. Oppure per gli sportivi, che inforcano il monopattino per recarsi a fare jogging nei parchi della città.