Sulle dichiarazioni di Gelmini – sostenuta da Brunetta e Carfagna – dopo la nomina di Barelli a capogruppo (“Non mi sento rappresentata dall’ultima stagione del berlusconismo”) è intervenuto anche Salvo Mulè: “Il vero problema è se quanto dicono i tre ministri è in linea con quanto dichiara Berlusconi e quindi con la linea di Forza Italia. In una giornata per giunta, quella di ieri, dove il presidente Berlusconi a Bruxelles per il vertice del Ppe ha riaffermato ancora una volta la centralità della sua figura politica e istituzionale. È lui che detta la linea di Forza Italia, non ci può essere nessun altro”.
Il sottosegretario alla Difesa, intervistato all’Aria che Tira proprio in merito alle dichiarazioni dei ministri Gelmini e Brunetta sul centrodestra e Forza Italia, ha proseguito: “Sbagliano, perché consciamente o inconsciamente stanno facendo il gioco di chi vuole dividere il centrodestra, che nasce invece da un principio fondante, che è l’inclusione e non dall’esclusione come letto stamane in alcune interviste”.
Maurizio Gasparri, senatore azzurro: “Io mi sento rappresentato da Berlusconi, dovrebbero sentirsi rappresentati anche coloro che sono ministri grazie a Berlusconi che li ha fatti scendere in campo. Condivido la scelta di Barelli come capogruppo. Non mi ricordo votazioni per scegliere la delegazione di governo, ognuno ha diritto di proporsi, ma dovrebbe proporsi ogni giorno anche nella militanza, nella raccolta del consenso, nella fatica politica, non basta frequentare le segreterie, bisogna frequentare le periferie, le piazze, le borgate. Chi è ministro deve mettersi al servizio degli italiani, e lo fanno certamente i nostri ministri, ma bisogna pensare anche un po’ al partito, perché essere ministri è una condizione di impegno, di fatica, ma anche di privilegio”.
Il nuovo capogruppo dei deputati di Forza Italia, Paolo Barelli, in un’intervista al Corriere della Sera nega una divisione tra governisti e filo-Lega. “Non è così”, dice al quotidiano. E ancora: “Mia zia Armida Barelli ha fondato l’Azione cattolica femminile e l’Università Sacro Cuore di Milano. E il 30 aprile sarò al Duomo ad assistere alla sua beatificazione. Può dunque mai essere che il sottoscritto sia un pericoloso sovranista?”.
Nell’intervista, Barelli dice di sentirsi “continuamente” con Silvio Berlusconi. E, su Gelmini, Carfagna e Brunetta afferma: “sono in ottimi rapporto con loro. Lo ero, lo sono e lo sarò. I ministri saranno una cinghia di trasmissione importante per la vita del partito e dei gruppi”. “È un momento particolare nel quale io non voglio entrare. Le posso dire che io sono amico personale di tutti e tre i ministri. Se ci sono degli scollamenti appartengono alla sfera personale, e non a quella ideologica. Di certo, la discussione non riguardava la mia persona”.