Azzurri con le spalle al muro. L’Italia è costretta a stravincere domani contro la Russia per guadagnare un punto bonus vitale che ci consentirebbe di sperare ancora nella qualificazione ai quarti di finale.
Battere i russi con quattro mete, tuttavia, non sarà sufficiente: Parisse e compagni dovranno, infatti, concedere il bis settegiorni dopo contro gli Usa e sconfiggere anche l’Irlanda, che ha battuto l’Australia.
Oggi gli azzurri hanno svolto l’ultima sgambata sul prato del Trafalgar Park di Nelson. A bordo campo il solo Luciano Orquera, fermato da un ginocchio dolorante e costretto a cedere il posto in panchina a Gonzalo Canale, pronto a conquistare il suo settantesimo cap con la maglia dell’Italia.
“Abbiamo fiducia in quella che sarà la prestazione di Riccardo Bocchino – ha detto in conferenza stampa l’assistente allenatore degli Azzurri, Carlo Orlandi, al tavolo insieme al capitano Sergio Parisse ed al tallonatore Fabio Ongaro – ma se Riccardo dovesse lasciare il campo McLean può essere utilizzato da apertura. Per Luciano, fortunatamente, l’infortunio non è serio e tornerà a disposizione in vista della partita con gli USA”.
“Credo che possiamo considerarci i favoriti per domani sera – è intervenuto capitan Parisse – ma proprio per questo dovremo prestare massima attenzione, essere concentratissimi sulla partita. Loro saranno determinati, avranno voglia di lottare: uno spirito che conosciamo bene e che ci appartiene. Ai Mondiali stiamo vedendo come molte squadre cosiddette minori stiano impensierendo avversari più blasonati, per questo dovremo avere cautela ed approcciare la gara nel modo corretto”.
“Dobbiamo segnare mete, è il nostro obiettivo al di là del risultato di Australia – Irlanda di due giorni fa. Questo non vuol dire che giocheremo ogni pallone o che forzeremo il gioco alla mano, ma che cercheremo di tenere il ritmo più alto possibile per mettere i russi in crisi” ha aggiunto il numero otto e capitano dell’Italia.
“Sarà importante quello che noi avanti sapremo offrire ai trequarti – ha concluso Parisse – perché andiamo in campo con una linea arretrata giovane, veloce, nella quale abbiamo fiducia ma che per fare bene dovrà poter contare sui palloni di qualità che noi offriremo loro. La partita, come sempre, inizierà là davanti”.
“Ho visto l’ultima gara della Russia contro gli Stati Uniti – ha detto Fabio Ongaro, domani alla presenza numero settantotto – e sono una squadra consistente in prima fase, che è stata molto competitiva nella sua prima uscita. Si vede che i tecnici che vengono dal Regno Unito stanno lavorando molto bene ed hanno influenzato molto, in modo positivo, la fisicità dei nostri avversari”.
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