Nella specialità più tecnica del nuoto, l’azzurro conquista l’argento alle spalle del norvegese Alexander Dale Oen.
Il romagnolo, allenato da un ungherese, Tamas Gyertyanffy. ha chiuso la gara in 59"42, con un progresso rilevante rispetto al record italiano della semifinale (59"83), precedendo di 7 centesimi il sudafricano Cameron Van der Burgh.
Fuori dal podio, invece, una leggenda come il nipponico Kosuke Kitajima, 4 ori su 4 ai Giochi 2004 e 2008.
Quella di Scozzoli è la prima medaglia maschile ai mondiali di Shanghai, dopo le 4 rosa della Grimaldi, Cagnotto, Consiglio e Pellegrini. Era dai Mondiali 2007 di Melbourne che un italiano non saliva sul podio. In quella occasione ci fu pure un bronzo nella rana col torinese Loris Facci. Una tradizione importante per la rana azzurra, con il massimo raggiunto a Sydney 2000 grazie a Domenico Fioravanti, bicampione olimpico.
Scozzoli ha vinto un anno fa il titolo europeo nei 50 ed è andato a medaglia nei 100, quindi s’è ripetuto a Dubai in dicembre ai Mondiali di vasca corta: argento nei 100 e squalifica nei 50 per gambata irregolare. Ora un argento più pesante che lo lancia verso i Giochi di Londra da sicuro protagonista.
"Ho imparato a capire dal riscaldamento quando sto bene e a pensare in gara che dipende solo da me e non dagli altri. Ci tenevo tantissimo, mi sto commuovendo e non succede mai", sono state le prime parole di Scozzoli al termine della finale.
"Ho provato tanta emozione, è un argento troppo bello, ieri pensavo di non aver sbagliato niente, oggi ho sbagliato qualcosa, ero corto in virata e lungo all’arrivo. Ci voleva per arrivare a Londra 2012 con i giusti presupposti, l’Olimpiade è il sogno di una vita", ha aggiunto il romagnolo.
E l’augurio dell’Italia intera è che il sogno possa realizzarsi.
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