Questa edizione dei mondiali sta riservando grandi sorprese agli appassionati, l’ultima in ordine temporale è l’eliminazione della Germania alla fase a gironi. Mentre la stampa era concentrata sulla crisi dell’Argentina, la Germania campione uscente è uscita davvero.
Sembra una maledizione il peso di dover essere all’altezza del titolo conquistato: nel 2002 la Francia, campione del mondo e d’Europa, perse all’esordio contro il Senegal, per poi pareggiare contro l’Uruguay e perdere contro la Danimarca. Francia fuori senza aver segnato nemmeno un gol. Nel 2010, mondiali in Sudafrica, l’Italia è reduce dalla fantastica vittoria dell’edizione del 2006.
La squadra sembra esserci, ma non c’è. Anche il girone sembra una passeggiata: Italia testa di serie con Paraguay, Nuova Zelanda e Slovacchia.
Invece pareggio all’esordio contro il Paraguay, e secondo pareggio contro la Nuova Zelanda.
La terza partita segna il disastro: la Slovacchia batte gli azzurri per 3-2 e anche l’Italia deve arrendersi alla maledizione. Nel 2014, la Spagna, reduce dalle vittorie di Euro 2008, Coppa del Mondo 2010 e Euro 2012, stecca la prima contro l’Olanda, inizialmente sotto di un gol. La partita finisce 5-1 per l’Olanda di Van Persie e Robben. Dopo la sconfitta con il Cile, la Spagna esce ai gironi, con la sola vittoria contro l’Australia. Adesso, quattro anni dopo, tocca ai tedeschi: un Messico compatto e dai contropiede letali riesce a vincere contro una squadra spenta e senza idee, molto macchinosa.
Sembra esserci ancora speranza quando con una punizione meravigliosa di Kroos al 95esimo minuto la squadra di Low batte una Svezia tutta chiusa in difesa. L’ultima partita è contro la Corea del Sud e i teutonici partono con i favori di tutti i principali siti di scommesse. Sembra fatta. Invece il calcio è strano, e la Corea fa due gol e condanna i tedeschi allo stesso destino dei suoi predecessori. Fuori ai gironi, una disfatta nazionale, una presa di coscienza di tutti.
Low si è addossato tutte le responsabilità, nei prossimi giorni si deciderà anche il suo, di destino. Probabilmente le sorprese non sono finite qui e chissà cosa succederà agli ottavi. Una cosa è certa: chiunque vinca questa edizione deve affrontare Quatar 2022 con un po’ di timore.