Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, ha parlato di Mondiali a Radio Cusano Campus: “E’ andata come in molti pensavano e pochi speravano. I francesi non è che suscitino simpatia epidermica, ma quello che è accaduto recentemente con le frasi di Macron, anche la testata a Zidane di 10 anni fa, incidono. A noi italiani piace comunque schierarci, stavolta è venuto semplici schierarci con la Croazia, Paese piccolo, squadra sorpresa, effetto simpatia. Deschamps è bravissimo e sottovalutato. Ha vinto di tutto. E’ molto pratico, lo è sempre stato, anche come calciatore. In Italia ha imparato il realismo: ha messo in campo la Francia per far rendere al meglio i calciatori che ha a disposizione”.
Su Cristiano Ronaldo: “Ero scettico su questo colpo, sono uno di quelli che non ci credeva, lo consideravo fuori portata per i parametri del nostro calcio. E’ uno dei due giocatori più importanti del mondo, per almeno due giorni non c’ho creduto. E’ veramente un grandissimo colpo. Non so se la Juventus con CR7 potrà vincere la Champions, non è automatico, il calcio non è una scienza esatta. Questo acquisto è stato fatto per mille ragioni, anche per un pizzico di vanità di Angelli, che ha fatto il colpo della vita, con un pizzico di narcisismo. Per un momento sembrava più Moratti che Angelli. Gli Agnelli non si muovevano mai. Andrea ha fatto una cosa molto teatrale, già oggi è ritornato lo stile Juventus. Ha avuto un momento, giustificato, di follia non agnelliana. E si è anche divertito”.
Sulle altre: “Spero che Ronaldo alla Juve porti una reazione da parte della concorrenza. Una reazione di orgoglio, gioco, temperamento. L’Inter ha fatto delle operazioni intelligenti sulla breve distanza. Colpi chirurgici, da De Vrij a Nainggolan. Operazioni migliori di quelle dello scorso anno. Il Napoli deve diventare una squadra di risultato dopo essere stata una squadra di gioco. Da Sarri a Ancellotti il passaggio è pazzesco. Ma la rosa ha grandi qualità. Il Milan è una nebulosa, ma con Elliot può almeno coltivare una speranza. Le romane? Magari Di Francesco troverà l’alchimia perfetta. La Lazio deve capire cosa fare di Milinkovic Savic. In questo momento il serbo pare destinato a restare nella Capitale. Acerbi è un bel rinforzo, quella di Inzaghi è una formazione che nell’undici si fa rispettare. I confidenti di Lotito dicono che stia trattando un Mister X che non si è mai nominato. Un grande nome con un grande stipendio e il costo del cartellino abbastanza contenuto”.