L’Onorevole Federico Mollicone di Fratelli d’Italia è intervenuto su Radio Cusano Campus e ha commentato l’elezione di Sergio Mattarella al Quirinale affrontando anche la crisi politica del centrodestra.
“Renzi all’inizio si era esposto su Casini, mentre Mattarella inizialmente si era detto indisponibile a proseguire il mandato. Tutti quelli che dicono di aver vinto in realtà hanno perso. Ha perso la politica perché non si è riusciti a trovare un Presidente super partes che rappresentasse tutti gli italiani”.
Cosa è accaduto con Nordio? “Era un profilo che dimostrava la nostra volontà di fare nomi di un certo spessore e che potessero essere sostenuti. È accaduto poi che una parte del centrodestra ha preferito l’osservanza alla coalizione di Governo piuttosto che alla coalizione storica di centrodestra. Dopo aver bruciato il nome della Casellati, si è capito che la sinistra non voleva un nome da condividere. Una parte del centrodestra, oltre alla sinistra, ha rifiutato di votarla. Questa dinamica ha portato a non far crescere Nordio. La scelta di Mattarella, di fatto, è stata subìta dalla pancia del centrodestra di Lega e Forza Italia, tanto che alcuni si sono rifiutati votando Nordio o scheda bianca. C’è stata una dinamica più legata a finire la legislatura piuttosto che dare un presidente super partes. Ho grande rispetto per Mattarella, ma ricordo che non viene da Marte, ma è stato un deputato del PD”.
Berlusconi? “Si erano fatti i calcoli e si rischiava che Berlusconi non riuscisse ad andare oltre i voti del centrodestra. Con senso di responsabilità lui stesso aveva capito di dover fare un passo indietro. Forza Italia si è dissolta sulla Casellati non votando un suo candidato. Tajani dovrebbe spiegare perché FI non ha votato la Casellati. La sinistra ha rifiutato 8 nomi perché aveva la golden share. Non credo al fatto che Mattarella non volesse fare un altro settennato. A un certo punto è sembrata più una perfetta liturgia da Prima Repubblica”.
Mollicone vede un nuovo centrodestra con Meloni leader: “Se uno come Salvini ha la delega a trattare in un certo modo e parla con le agenzie di stampa senza prima parlare con gli alleati, addirittura anticipa il PD per andare a pregare Mattarella di rimanere, allora c’è qualcosa che non va. Il centrodestra deve curarsi dalla sindrome di Zelig. La settimana quirinalizia è stata un disastro. Giorgia Meloni chiede che vengano ridiscussi i rapporti di forza. Basta con il 2018, la Lega non è più primo partito. FDI è il primo partito, quindi cambiano i rapporti nelle trattative. Anche FI deve capire quale è la sua identità”.