“Ad oggi sono attivi solo 27 ciclo-posteggi con sole 50 bici stimate dalla Commissione Sicurezza sulle 150 previste, e il nuovo progetto langue nel dimenticatoio bloccato dalle pastoie giuridico amministrative. La Capitale non può privarsi di una simile occasione per ridurre l’inquinamento atmosferico, fluidificare il traffico, diminuire i rumori, tagliare le spese e rendere complessivamente più piacevole e vivibile la città sia per i residenti che per i turisti. Il bando 5/2011, che prevedeva 80 stazioni, è stato invalidato dal Tar, ma non sappiamo a che punto sia oggi la procedura, né se il Campidoglio ha previsto di dotare le stazioni per le biciclette di un sistema di videosorveglianza che consenta un maggiore controllo e il contrasto ai furti e ai danneggiamenti che hanno funestato la precedente esperienza”. Lo dichiara in una nota il consigliere di Roma Capitale Fabrizio Santori, che ha presentato un’interrogazione urgente al sindaco Gianni Alemanno sull’argomento per conoscere “la specifica tempistica prevista per la riattivazione del servizio, tenuto conto che esso attualmente risulta pressoché infruibile”. “Ci auguriamo risposte chiare e intenti precisi, ma soprattutto fatti, perché il bike sharing sia presto riattivato mettendo Roma al passo con le scelte qualitative ed ecosostenibili ormai entrate a far parte della organizzazione quotidiana delle maggiori città del mondo. Muoversi con la bicicletta in comune, soluzione semplice ed economica che Roma Capitale deve mettere pienamente a disposizione dei cittadini, dei turisti e dei city user, è un sistema ormai divenuto necessario per spostarsi nelle maggiori città del mondo, da Parigi a Londra, Barcellona, Lione, Bruxelles, Siviglia e Milano, tanto per citare le prime 7 in Europa, e non può e non deve essere sottovalutato”, conclude Santori.
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