È stato siglato l’accordo, con la firma del Mou (Memorandum of understanding), per fare dell’Emilia-Romagna un polo della ricerca tecnologica e scientifica al servizio dell’agricoltura. Un protocollo tra Greenlight biosciences e alcuni stakehodelrs della nostra regione (Ri.Nova, Cso Italy e UNAPera), ma anche con l’Università di Bologna e l’Università politecnica delle Marche, firmato alla presenza della presidente dell’Assemblea Emma Petitti, del presidente della Regione Stefano Bonaccini, dell’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi e dell’eurodeputato Paolo De Castro.
“Dagli investimenti in ricerca e tecnologie – spiega la presidente Petitti- passa un nuovo tipo di agricoltura che associa all’aumento della competitività un’impronta sempre più ecologica. Rafforzare, quindi, le relazioni attraverso programmi ad hoc rivolti ai soggetti dell’ecosistema dell’innovazione regionale e per alcune filiere è essenziale in tema di sviluppo e per promuovere l’immagine della nostra regione come polo internazionale della ricerca scientifica e tecnologica”.
Il presidente e la vicepresidente della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo, Marco Fabbri e Valentina Stragliati, hanno incontrato Riccardo Costa, cittadino bolognese che vive da anni a New York e che lo scorso dicembre è stato eletto al Comites (per l’area di New York, New Jersey, Connecticut e Bermuda), organo di rappresentanza degli italiani all’estero.
Un meeting per rafforzare i rapporti tra Comites, Consulta e associazioni degli emiliano-romagnoli all’estero, anche prevedendo progettualità condivise, soprattutto di carattere culturale. Successivamente, Fabbri e Stragliati hanno incontrato Silvana Mangione, nominata nuovamente nel Consiglio generale degli italiani all’estero (Cgie). Mangione vive a New York da oltre 40 anni e ha sempre partecipato alla vita culturale della città, impegnandosi in prima persona nel Cgie, praticamente dalla sua creazione.
La giornata si è poi chiusa con una visita a un giovane imprenditore riminese, Luca Santonato, che ha fondato da qualche anno il Luxuny Atelier, uno spazio che promuove arte e anche sartoria su misura, principalmente di provenienza italiana. Per Petitti, Fabbri e Stragliati si conclude la missione newyorkese.