Arriva da Valenza, città di antica tradizione orafa, ma sono il biondo dei suoi capelli e il verde dei suoi occhi a illuminarle il volto, colori che ricordano l’oro e le gemme della corona di Miss Italia. Ottime premesse per la bella alessandrina Martina Invernizzi, studentessa di 18 anni alta 1,75, eletta Miss Piemonte 2011 nell’insolita cornice del parco della casa di riposo Città di Asti. Martina ha conquistato uno dei 21 titoli regionali che garantiscono l’accesso diretto alle finali nazionali del concorso, in onda su Rai Uno i prossimi 18 e 19 settembre.
Non nasconde la propria gioia e le ambizioni, ancora incredula per la vittoria.“Sono commossa e felice – commenta Martina, già vincitrice delle fascia di Miss Fair Play, attribuitole dalle compagne – sono contenta perché andrò a rappresentare la bellezza piemontese, anche a nome delle altre ragazze che non hanno superato le selezioni, le stesse che nelle scorse settimane mi hanno assegnato il titolo di Miss Fair Play, riconoscimento istituito dal concorso per rafforzare lo spirito di solidarietà e di amicizia tra di noi”.
Sul podio anche Silvia d’Onofrio, 18enne di Borgaro Torinese eletta Miss Rocchetta Bellezza, Francesca Taurino 20enne di Collegno Miss Curve d’Italia Terza Classificata e già Miss Torino, Cecilia Perotti 20enne di Torino eletta Miss Peugeot, infine Ilaria Calafati, 20enne di Pianezza (To) diventata Miss Wella.
Con l’elezione di Miss Piemonte 2011 si conclude l’avventura di Miss Italia in Piemonte e Valle d’Aosta.“Come sempre abbiamo vissuto un’esperienza divertente e impegnativa – commenta l’agente regionale del concorso Vito Buonfine – la nostra speranza è quella di rivivere il sogno degli anni scorsi, quando Cristina Chiabotto ed Edelfa Chiara Masciotta, dopo essere state elette Miss Piemonte proprio ad Asti, arrivarono in finale conquistando la corona. Non sono superstizioso e non do mai nulla per scontato, tanto che la vincitrice di quest’anno sfilava con il numero 17… ma se è vero che la fortuna è cieca, allora non ci resta che incrociare le dita”.
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