Il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi nel suo intervento alla Conferenza dei consoli italiani nel mondo, alla Farnesina, rivolgendosi ai diplomatici presenti ha detto: “Voi siete il primo contatto degli italiani all’estero con la madre patria, la vostra funzione è essenziale e prioritaria”. Ai consoli il ministro ha garantito: “Avete il mio supporto e spero che riusciremo a fare dei miglioramenti concreti”.
Secondo Moavero la due giorni al ministero degli Esteri si è rivelata molto utile, perché ha permesso un confronto sulle cose che vanno bene e sui problemi da risolvere. Per questo appuntamenti del genere andrebbero fatti più spesso. Invece, l’ultima conferenza si e’ svolta “incredibilmente” 16 anni fa, ha ricordato il ministero, che ha poi proposto una conferenza del Consoli almeno ogni tre anni: “I consoli sono essenziali, sono una punta di diamante. Un incontro come questo deve avvenire ogni 3 anni, non ogni 16”.
Tra le principali sfide dei consolati il ministro ha individuato la mobilita’ dei nuovi italiani. Numeri minori rispetto ai milioni di italiani che sono emigrati a cavallo tra l’800 e il 900: una mobilita’ “piu’ esigente, piu’ temporanea, ma che in certi casi diventa anch’essa definitiva”. Il consolato deve rispondere con “efficienza, capacità di ascolto e rapidità. Malgrado le carenze di mezzi e di effettivi che conosciamo”.
La limitazione delle risorse, comunque, “puo’ essere in parte risolta dall’utilizzo intelligente che le nuove tecnologie ci offrono”, ha sottolineato il capo della diplomazia italiana, che ha chiesto ai consoli di essere “manager della vostra funzione”, individuando le esigenze corrette per migliorare il servizio. Perche’ “i cittadini ci guardano, incontrano molto di piu’ i consolati che le ambasciate. Vivete con coscienza della nobilita’ del vostro operato, io sono con voi”.
Certo, una volta individuati i problemi, è necessario che seguano azioni concrete e pratiche che dimostrino ai cittadini che si e’ fatto tesoro di quanto detto e che si sta lavorando, dalla loro parte.
“Le discussioni di oggi ci hanno consentito di individuare alcuni importanti difetti che e’ necessario correggere al piu’ presto, e di individuarne le possibili soluzioni. Mi aspetto da tutti i presenti, rappresentanti della diplomazia italiana o del governo, e dal ministero stesso un maggiore impegno per migliorare la situazione“, ha dichiarato in conclusione il ministro.