E’ forte scontro fra il leader della Lega, Umberto Bossi, e il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il capo dello Stato ha inviato nei giorni scorsi una lettera al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nella quale esprimeva forti perplessità, ma anche qualcosa di più, riguardo al decentramento di alcuni ministeri al Nord. Qualcosa che per Napolitano va contro la Costituzione, perchè "è Roma la Capitale d’Italia", e nella Capitale devono esserci i ministeri e la sede del Governo.
LA LETTERA DI NAPOLITANO A BERLUSCONI
Da parte sua il leader del Carroccio, pur dichiarando che con il Quirinale "non c’è nessun attrito", replica a Napolitano sottolineando che nella Costituzione "non c’è scritto dove devono stare i ministeri". Terremo conto delle osservazioni del Colle, dice, ma "vogliamo spostare i ministeri come fanno gli altri paesi europei".
Berlusconi prova a gettare acqua sul fuoco. Il Cavaliere aveva già invitato i ministri a "tenere conto dei rilievi del Colle". Oggi, aprendo i lavori in Cdm, ha ribadito "l’invito pressante", come si legge in una nota di Palazzo Chigi. Bossi però non pare avere intenzione di tornare indietro. Per lui gli uffici appena aperti a Monza sono "un’opportunità", e invita Napolitano a non preoccuparsi. "I ministeri li abbiamo fatti e li lasciamo là, siamo convinti che il decentramento non sia solo una possibilità, ma una opportunità". Per Bossi, ma anche per il suo popolo, è Milano "la capitale d’Italia", quella vera, quella che muove l’economia del Paese.
Intanto arrivano le reazioni della politica, dalle opposizioni in particolare naturalmente. Gianfranco Fini, presidente della Camera e leader Fli, stigmatizz la replica di Bossi: "Ho l’impressione che Bossi stia giocando una partita tutta diversa da quella di Berlusconi", dice. Perché, spiega, "è grave quanto significativo che il doveroso invito di Berlusconi ai ministri di tener conto dei rilievi del Colle abbia avuto come immediata conseguenza la sprezzante dichiarazione del leader della Lega sui cosiddetti ministeri al Nord".
Per il Pd è "impeccabile" l’intervento di Napolitano. Emanuele Fiano, presidente forum Sicurezza del Partito Democratico, commenta: "Umberto Bossi, a giudicare dalla risposta data questa sera, non solo non ha affatto raccolto l’invito di Napolitano sul decentramento del ministeri ma pare volerlo violentemente contraddire. Questo significa che per il Carroccio, l’affissione di tre targhe di bronzo sulle pareti di un bilocale nella villa Reale di Monza, pagato con i soldi di chi da una settimana paga di nuovo il ticket sui medicinali, è più importante del rispetto dovuto a chi rappresenta l’Italia e la Costituzione".
Ma nel dibattito interviene anche il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che ha definito "irresponsabile la risposta di Bossi a Napolitano". Mentre per l’europarlamentare leghista, Matteo Salvini, Napolitano "difende il vecchio".
Gli uffici delle sedi ministeriali a Monza sono per ora chiusi, dopo l’inaugurazione. Riapriranno a settembre, dopo la pausa estiva. Se da qui ad allora le cose non cambieranno, ovviamente.
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