“Porre la questione di fiducia al provvedimento “Milleproroghe” è stato un atto di grave arroganza del governo Lega-M5S. Il Partito democratico ha reagito con un’opposizione dura, motivata e seria. Nel corso della seduta fiume di questa notte, i deputati PD hanno dimostrato unità e senso di responsabilità, ma soprattutto hanno chiarito ai cittadini italiani i punti di maggiore criticità di questo provvedimento e le gravi conseguenze che avrà sulla vita economica, sociale e culturale del Paese”. Lo dichiara in una nota l’On. Angela Schirò, Pd, eletta nella ripartizione estera Europa.
“L’opposizione del PD ha riguardato principalmente tre questioni: la modifica dell’obbligo delle coperture vaccinali per i minori, il blocco dei fondi per i progetti di riqualificazione delle periferie già stanziati, il mancato inserimento nel decreto della proroga di una serie di norme in materia di ammortizzatori sociali per i lavoratori di territori particolarmente colpiti dalla crisi economica degli ultimi anni.
Come deputata estera ed insegnante ho trovato sconcertante la modifica dell’obbligo vaccinale previsto dalla legge Lorenzin come requisito indispensabile per fare entrare i bambini a scuola. Tale modifica, infatti, crea un vulnus che costituisce una seria minaccia per il diritto alla vita e alla salute di migliaia di bambini e adolescenti. Si tratta di un arretramento grave per la salute pubblica e un colpo all’immagine del nostro Paese a livello internazionale”.
“In Italia sono circa 10mila i bambini e gli adolescenti immunodepressi o con patologie che, per questo, non possono essere vaccinati: lo stop all’obbligo vaccinale mette a rischio soprattutto loro e getta nello sconforto le loro famiglie e i loro insegnanti. Un prezzo altissimo e cinico che si paga ad un movimento aggressivo come quello NO VAX che evidentemente per questa maggioranza e per i suoi interessi puramente elettoralistici ha più ascolto e peso rispetto al movimento delle famiglie, all’opinione di moltissimi insegnanti e alla totalità della comunità scientifica”.
“Nell’illustrazione del mio ordine del giorno in Aula, ho voluto soffermarmi anche sui ritardi nell’invio del personale scolastico destinato alle scuole e ai corsi di formazione in italiano all’estero. A questo proposito – conclude Schirò – ho esortato il governo a fare in fretta poiché, a causa dei ritardi nella formazione delle graduatorie degli insegnanti, per mesi gli studenti rischiano di rimanere senza docenti e il nostro Paese non farà certamente una buona figura rispetto alle famiglie, alle autorità scolastiche e all’opinione pubblica locali”.