Non decollano i saldi anticrisi, le svendite della stagione estiva, quando l’estate ancora deve cominciare. Dovevano partire oggi a Milano e nel resto della Lombardia, con un mese di anticipo rispetto al solito, ma la legge approvata dalla Regione si e’ trovata di fronte il muro compatto dei commercianti, dal centro alla periferia. Un coro di no e senza stonature. ‘Troppo presto, a noi non conviene’ e’ stata la riposta dei negozianti. Adesioni minime quindi oggi alla possibilita’ di mettere in vendita promozionale un mese prima del solito (tra il 5 e il 7 luglio) abbigliamento e in generale la merce estiva. Delusi i pochi clienti che ci avevano creduto davvero e stamattina si sono precipitati nei negozi sperando di fare qualche buon affare. Dalle vetrine occhieggiavano ancora i prezzi pieni e salvo qualche raro caso, non hanno trovato ad attenderli nessun cartello invitante che promettesse sconti o promozioni. Un sabato come un altro dunque a Milano. Cielo grigio, poca gente in giro, nessuna ressa davanti alle boutique. ‘Ne abbiamo sentito parlare, ma non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione dalla direzione’, dice la commessa gentile da Rocco Barocco all’inizio di via della Spiga. Qualche centinaio di metri piu’ avanti da Tod’s stessa musica. ‘Un paio di settimane fa l’azienda ci aveva preannunciato qualcosa, dicendo di tenerci pronti – spiega una delle responsabili del negozio – poi ieri e’ arrivato il contrordine, di lasciar perdere’. Anche Via Manzoni 31, nel grande negozio con tutte le linee Armani, nessuna svendita promozionale in vista. ‘Non e’ neppure cominciata l’estate e gia’ dovremmo fare i saldi estivi? – domanda una commessa – E’ adesso, che chiudono le scuole e le famiglie partono per le vacanze che si fanno gli acquisti’.
‘Ma ci ricordiamo che la clientela straniera abbina al piacere di un viaggio turistico anche l’opportunita’ di acquistare capi pregiati, simboli della moda e del lusso, a prezzi scontati ? – si chiede Guglielmo Miani, presidente dell’Associazione della via MonteNapoleone – Anticipare di un mese, senza un preavviso e senza darsi regole precise, e’ chiaro che danneggia in primis anche questa clientela per noi cosi’ importante’.
Ma non e’ solo il quadrilatero della moda che si e’ ribellato. Stessa decisione in tutte le vie dello shopping da Corso Buenos Aires, a via Paolo Sarpi, fino a Corso Lodi e Lorenteggio. Nessun negozio ha cominciato vendite promozionali. Eppure il Consiglio regionale della Lombardia approvando mercoledi’ 6 giugno il progetto di legge bipartisan che sospende per la durata sperimentale di un anno il divieto di effettuare vendite promozionali un mese prima dei saldi estivi e invernali, previsto da Testo unico del commercio, aveva come obiettivo ‘dare una risposta alle difficolta’ degli esercenti in un periodo di crisi economica’. Non si aspettavano i firmatari (Mario Sala, Pdl; Massimiliano Orsatti, Lega Nord e Stefano Tosi, Pd’), di provocare invece un tale dissenso. ‘E’ un provvedimento deciso da chi non conosce la nostra realta’ – dice Gaetano Bianchi, uno dei coordinatori delle Vie dello Shopping – altro che aiutarci, cosi’ ci metteranno definitivamente in ginocchio’.
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