Venticinque guglie e oltre seicento anni di vita. Il Duomo di Milano è del IV secolo. La vecchiaia però non gli pesa, proprio no. Nessun malanno, la guglia maggiore è stata messa definitivamente in sicurezza nel 1962. Maestoso simbolo della religiosità milanese e di Milano, il Duomo ha denunciato un attimo d’insicurezza il 4 luglio scorso. Nicola Di Palma, 41 anni e matto vero, volò giù in paracadute dalla guglia più alta. Una bravata, una esibizione estemporanea, o che cosa? Una di quelle cose che nessuno si sarebbe mai aspettato, e mai accaduta prima nella storia del Duomo. Un matto in paracadute che vola sulle guglie del monumento espressione purissima di architettura gotica. Quel volo ha scatenato tormenti nelle coscienze degli uomini deputati alla sicurezza del Duomo di Milano, muovendone l’ingegno. La bella Madunina non avrà più nulla da temere, niente e nessuno oseranno attentarne l’espressione pacifica e disponibile. I milanesi sanno a chi rivolgersi, quando serve.
Un sofisticato nuovissimo sistema di sicurezza proteggerà il Duomo da insidie e bravate. Nessuno potrà più permettersi di scalfirne l’austera solennità e serenità, ancorchè brevemente. Escluso che il volo di un paracadute possa ripetersi, nel secolo dei secoli.
Cominciati il 10 settembre, i lavori d’installazione del nuovo sistema di sicurezza termineranno a metà ottobre. Già effettuate alcune prove notturne di funzionamento delle telecamere senza aumentare il livello di illuminazione delle terrazze del Duomo e della piazza antistante. “Siamo orgogliosi di aver raddrizzato la Costa Concordia, speriamo di esserlo ancora di più per nostro Duomo. Soprattutto in vista di milioni di visitatori attesi per l’Expo, annunciata in arrivo. Siamo obbligati a fare bella figura”. Il nuovo sistema di sicurezza è stato presentato dall’assessore comunale alla sicurezza, Mario Granelli, dal comandante della Polizia locale, Tullio Mistrangelo, e da Angelo Caloia, presidente della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano. L’istituzione nata nel 1387 che si è occupata della progettazione e della costruzione della cattedrale, e ancora ora ne cura la conservazione. La Veneranda Fabbrica è una presenza tangibile e insostituibile, avendo seguito il Duomo in tutte le sue evoluzioni e ristrutturazioni. Il marmo rosa delle guglie, l’iconografia del monumento, la scultura, le vetrate, la pittura, l’archeologia. Il ricordo di un intervento particolare è del 1963, imposto dal distacco di un intonaco. Il valore scientifico ed economico relativo all’installazione del nuovo sistema di sicurezza è testimoniato dalla consistenza della spesa: 200mila euro. Di cui 120.000 per la progettazione e la fornitura delle telecamere di Samsung Tchwin. Seicentomila euro sono coperti dal Comune di Milano con una integrazione del contratto con A2 per la messa in opera del sistema di sorveglianza con la centrale di piazza Beccaria, collegata alla Questura. Si è adoperata alla grande, con classe e incisività, la Fondazione Enzo Hruby, che aveva curato la messa in sicurezza della basilica palladiana a Vicenza, l’ostensione della Sacra Sindone a Torino e la Biblioteca Vaticana. Il sindaco Pisapia, per la sua parte, ritiene importante, fondamentale garantire la sicurezza del Duomo e della Piazza. Grande regista del progetto il questore di Milano.
Quel paracadute che volava sopra le guglie del Duomo imponeva provvedimenti immediati. Il monumento è ora protetto da venti telecamere tecnologicamente avanzate piazzate sulle terrazze del Duomo e nella piazza antistante. Venti telecamere collegate con la centrale dei Vigili del Fuoco e con la Questura. Dodici “occhi” di ultima generazione ed elevata sensibilità. Attivi 24 su 24 sorveglieranno il perimetro di piazza del Duomo; altri sette controlleranno le terrazze; l’ottavo, motorizzato, fornirà una visione generale delle guglie. Nulla sfuggirà al nuovo sistema di sicurezza, il massimo della modernità. L’apparato di videosorveglianza è in grado di vedere anche di notte senza bisogno di fonti di luce aggiuntive. È programmato pure per analizzare il comportamento delle persone. La Veneranda Fabbrica del Duomo vuole impedire nuove sconcertanti imprese esterne. Una cosa è sicura: non ci saranno più paracadutisti matti in volo sulla Madunina.
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