Il Milan ha perso malamente contro il Borussia Dortmund e tutti sono pronti a gettare la croce sul tecnico Stefano Pioli, che di sicuro ha delle colpe riguardo a questo pessimo momento. La sua colpa maggiore è la preparazione atletica. Ci sono tanti, troppi infortuni. C’è qualcosa nella preparazione atletica che non va e Pioli ha il dovere di intervenire. Di cambiare. Ma non l’ha fatto.
Eppure il tecnico parmigiano non è l’unico responsabile. Ce ne sono altri, i primi sono i dirigenti della società. Hanno smantellato la rosa e non hanno ingaggiato delle riserve all’altezza dei titolari. L’hanno fatto per mantenere in ordine i bilanci, ma se non si passasse il turno in Champions League (cosa che rischia veramente di accadere) i soldi non arriverebbero.
I giocatori sono meno colpevoli della società e del tecnico. Ma alcuni di loro, pur essendo bravi giocatori, non sono da Milan; alla squadra servono giocatori di alta qualità, perché con un blasone così importante il Milan deve ambire a grandi obiettivi.
Ora si parla di un esonero di Pioli. Io non sono un fan dell’allenatore di Parma (anzi, lo avrei cacciato dopo l’ultima giornata del campionato) ma non credo che un suo esonero in questo momento possa risolvere il problema. Può essere solo un rimedio estremo ad un male estremo.
Se il Milan fosse buttato fuori dalla Champions League e dalla Coppa Italia e sprofondasse nella classifica del campionato, l’esonero del tecnico sarebbe inevitabile, per provare a dare una scossa alla squadra. Inoltre, se si cacciasse via Pioli, chi sarebbe il suo sostituto?
Tutti invocano il nome di Antonio Conte (come se fosse il Messia) ma l’ex-allenatore della Juventus, del Chelsea e dell’Inter (ed anche ex-commissario tecnico della Nazionale) vuole essere pagato profumatamente e vuole avere un potere decisionale sul mercato dei giocatori.
Conte potrebbe essere ingaggiato solo dopo la fine di questa stagione, ma (se lo facesse) la società dovrebbe mettere in conto tre aspetti: avere degli obiettivi chiari, lasciare carta bianca al tecnico leccese e allargare i cordoni della borsa.
Per questa stagione, però, si dovrebbe lasciare stare Pioli o, in caso di una situazione veramente disperata, si dovrebbe ricorrere ad un traghettatore, un allenatore che allenerebbe il Milan fino alla fine della stagione.