Sergio Mattarella, presidente della Repubblica, si trova in Kenya, dove rimarrà fino al 16 marzo. “L’Italia considera il Kenya un esempio virtuoso di democrazia e di modello di crescita sociale ed economica – ha detto il capo dello Stato -. I nostri Paesi hanno relazioni eccellenti, consolidate, che sono il segno dell’amicizia tra i nostri due popoli”.
Nel primo giorno del suo viaggio, che cade proprio nel sessantesimo anno dalla conquista dell’indipendenza della nazione, l’inquilino del Quirinale ha incontrato il presidente della Repubblica del Kenya, William Ruto. Durante il loro colloquio, affrontati anche i temi della crisi climatica e dei flussi migratori.
Nel corso del suo incontro con la stampa Mattarella ha voluto anche sottolineare come consideri il Kenya “un partner di grande importanza”, sia “per l’azione che svolge in questa Regione così importante dell’Africa, nel continente e nella comunità internazionale”, sia per i rapporti commerciali e culturali che vedono protagonisti aziende e università italiane.
Mattarella torna sul tema migranti, proprio a pochi giorni della strage di Cutro. Per il presidente l’Italia deve cercare “un rapporto di collaborazione con i Paesi di origine e transito dei flussi migratori, ma sappiamo che la dimensione di questo fenomeno – dimensione epocale crescente in ogni parte del mondo – non è affrontabile a livello bilaterale”. Come più volte ribadito dall’Italia, questa crisi “è affrontabile soltanto con una congiunta, lucida, ben organizzata azione europea, che affronti in maniera sistemica questo grande problema epocale che si presenta attraverso il Mediterraneo”.