Negli Stati Uniti d’America (e non solo) chi si aspettava uno “tsunami blu” che avrebbe travolto il presidente Donald Trump è stato deluso. Queste elezioni di Midterm hanno dato questo responso: vittoria dei Democrats (Partito Democratico) alla Camera dei Rappresentanti e vittoria del Grand Old Party (il Partito Repubblicano) al Senato. Dunque, il sogno di dei democratici di fare l’impeachment ai danni di Trump si è infranto. Evidentemente, non hanno convinto una larga fetta dell’elettorato americano. Oltretutto, nell’ambito del Partito Democratico, è uscito ampiamente ridimensionato l’establishment, quello che ha sostenuto Hillary Clinton alle scorse elezioni presidenziali. Al contrario, nell’ambito dei democratici hanno vinto i populisti.
Se io fossi un membro del Partito Democratico, farei qualche riflessione. Il Partito Democratico americano soffre esattamente della stessa malattia di cui soffrono i partiti europeisti dell’Europa. Questi ultimi si sono staccati dalla realtà comune delle persone e hanno preferito i salotti buoni del “caviale e champagne”. Così, per esempio, essi parlano favorevolmente dell'”open society”, una società aperta all’immigrazione senza se e senza ma, ma non tengono conto degli effetti reali che essa ha sulla società.
Ora, il Partito Democratico che si presenta alla Camera dopo queste elezioni sarà un partito più populista e demagogico. Quanto a Trump, egli non è stato affatto sconfitto. Non ha più la maggioranza alla Camera ma al Senato è sempre più forte. Inoltre, questo risultato può essere una buona base per la rielezione del tycoon, le cui politiche stanno portando buoni frutti.
Basti pensare alla politica economica, che ha rilanciato gli USA, e a quella estera, che (per esempio) vede una normalizzazione della situazione tra le due Coree, cosa che il predecessore di Trump, Barack Hussein Obama, non è stato in grado di fare.
Termino con una mia riflessione. La storia non si fa “con i se e con i ma”. Però penso anche che se si fosse votato un po’ più tardi, il Grand Old Party avrebbe vinto anche alla Camera, dato che i buoni frutti delle politiche di Trump si stanno vedendo ora.