I flop come Vista, il tablet Surface ma anche l’incompleto Windows 8, le mosse azzeccate come il potenziamento dell’ecosistema giochi Xbox e la suite Office sul cloud. E solo un mese fa, ‘in corner’, l’annuncio di una nuova strategia destinata a rivoluzionare Microsoft e basata sul rafforzamento di servizi e dispostivi.
Ecco la carriera luci e ombre dell’esuberante Steve Ballmer, cominciata nel 1980 e culminata nel 2008 quando Bill Gates gli ha lasciato le redini dell’impero di Redmond.
Le prime vere crepe cominciano con Windows Vista lanciato nel 2006, dopo cinque anni di attesa dall’ultimo sistema operativo Windows XP. Si rivela un flop di vendite e gradimento e sara’ sostituito tre anni dopo da Windows 7, che risollevera’ l’azienda ed e’ tutt’ora a bordo di molti pc nel mondo (Microsoft resta comunque leader attualmente nei sistemi operativi installati su computer) nonostante il lancio nel 2012, con tanto di restyling del celebre logo Redmond, del successore Windows 8. Altro sistema operativo che non ha ‘sfondato’ per stessa ammissione di Ballmer (tra le scelte tecnologiche sbagliate l’eliminazione del popolare tasto ‘Start’). Tanto che pochi mesi fa e’ stato necessario aggiustare il tiro con l’aggiornamento 8.1.
Capitolo a parte, nella sezione ‘dissapori aziendali’, merita la storia di Windows Phone 8. Il sistema operativo per telefonini e’ stato ideato da Steven Sinofsky e lanciato nel 2012. E pochi mesi dopo Sinofsky si e’ dimesso per contrasti col management, Ballmer in primis (era stato indicato come un suo possibile successore). Il sistema operativo e’ stato adottato da Nokia per smartphone di buon livello, ma si e’ rivelato al momento insufficiente a rilanciare l’azienda finlandese (come conferma ulteriormente il taglio di rating di Moody’s di ieri).
Tra i flop del Ceo di Microsoft anche il tablet Surface, lanciato nel 2012, i cui prezzi di vendita sono stati abbassati di recente del 30%. Tra le luci della carriera di Steve Ballmer il potenziamento della popolare console per giochi Xbox, sempre piu’ un ‘media-center’, la suite Office reinventata in chiave cloud e l’acquisizione di Skype. E il Ceo di Redmond aveva presentato solo un mese fa una imponente riorganizzazione dell’azienda puntando su prodotti e servizi, rendendosi conto – forse in ritardo – di essere rimasto indietro durante il suo mandato rispetto alla concorrenza. Come il rivale storico Apple (che ben prima ha lanciato e consolidato iPhone, iPad, Apple Store) ma anche Google che, al di la’ del core-business del motore di ricerca, ha saputo reinventarsi.
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