L’anno nuovo dal punto di vista del meteo è cominciato così come era finito, con temperature di quasi 10 gradi superiori alla media del periodo.
Dunque il caldo anomalo prosegue, anche in montagna, con zero termico oltre i 2800 metri al Nord e fino a 3700 metri al Sud.
Nei prossimi giorni, però, la situazione è destinata a cambiare. Da venerdì, con un po’ di anticipo, il maltempo diventerà infatti protagonista con forti fenomeni al Nord e parte del Centro, poi per la Befana si estenderà anche al Sud.
Le temperature minime resteranno miti, mentre le massime (a causa del maltempo) scenderanno sensibilmente.
Per venerdì 5 gennaio una violenta bassa pressione, in discesa dal Nord Atlantico, porterà piogge forti su Liguria ed Alta Toscana, in seguito anche sul resto del Nord con tanta neve sulle Alpi fino a quote collinari. Durante i fenomeni più intensi saranno possibili fiocchi bianchi anche sulle pianure meridionali del Piemonte.
Il giorno seguente, l’Epifania tutto il caldo se lo porterà via: avremo un crollo anche delle minime ed un’ulteriore flessione delle massime; infine, da domenica 7 gennaio, masse d’aria di lontana origine artica entreranno dalla Porta del Rodano favorendo un ulteriore e più marcato crollo termico su tutta la penisola.
In sintesi, la settimana 8-14 gennaio vedrà, per la prima volta, il vero Inverno su tutto il Continente Europeo: in Italia potremo registrare anche qualche nevicata a quote di bassa collina sulle regioni centrali; laddove adesso sforiamo i 20 gradi il cristallo esagonale (la neve) potrebbe ricordarci improvvisamente che siamo in inverno e nel periodo normalmente più freddo dell’anno.