L’estate non è finita, anzi. Ci attendono ancora giorni di grande caldo. Per la prossima settimana, infatti, è in arrivo il settimo e ultimo anticiclone dell’estate 2012, al quale è stato dato il nome di ‘Lucifero’. Un vero e proprio “colosso del deserto”, nuovo estesissimo e potentissimo anticiclone subtropicale sahariano, potentissimo. Dopo ‘Caligola’, dunque, altra afa sull’Italia. Ma a differenza dei suoi 6 predecessori, Lucifero sarà più forte, più vasto, e si spingerà anche nel nord Italia, finora sempre sfiorato o risparmiato.
I giorni piu’ caldi saranno a ridosso di domenica 19 quando pomperà con forza aria calda dall’entroterra sahariano e sarà dunque alle massima potenza: il caldo intenso perdurerà anche la settimana successiva sin verso il fine settimana del 25. Insomma, un’estate infinita che ha già battuto tutti i record. Caldo e siccità continueranno a oltranza fino al 26-27 agosto al centrosud, mentre al nord, dopo qualche temporale atteso gia’ per il 23, proprio tra venerdi’ 24 sera e domenica 26 giungera’ una perturbazione piu’ organizzata con tanta pioggia, nubifragi e occasionali bombe d’acqua. Piogge e aria fresca che andranno intensificandosi a fine mese, quando venti dal mar del Nord raggiungeranno tutto il Mediterraneo.
ESTATE MAI COSI’ BOLLENTE SULLA TERRA. E’ RECORD Intanto la siccità preoccupa non poco gli agricoltori. La temperatura media globale sulla terra dell’emisfero nord nel mese di luglio e’ stata la piu’ elevata mai registrata con un valore di ben 1,19 gradi celsius superiore alla media provocando una forte riduzione dell’estensione dei ghiacciai del mare artico che e’ la seconda piu’ bassa di sempre. Una situazione che non si riguarda dunque solo l’Italia. L’arrivo dell’anticiclone "colosso deie i deserti" che portera’ aria caldissima oltre che in Italia in Spagna, Francia, Germania, Paesi Bassi ed anche Lapponia rischia di amplificare una anomalia climatica che – sottolinea la Coldiretti – e’ solo leggermente meno evidente se si considera la media combinata delle temperature della terraferma con quella degli oceani sull’intero globo che si e’ classificata "solo" al quarto posto tra le piu’ alte di sempre sia a giugno che a luglio.
Gli effetti del clima bollente si sono fatti sentire sui raccolti mondiali con il caldo e la siccita’ che, insieme all’Italia e all’Europa, ha colpito soprattutto gli Stati Uniti dove si e’ registrata a luglio la temperatura piu’ alta di sempre che ha di fatto svuotato il "granaio" del mondo, con un calo stimato del 13 per cento per il mais e del 12 per cento per la soia, e provocato un allarme cibo per una carestia mondiale del G20 che ha convocato con urgenza per il 27 agosto di una prima conference call tra i Paesi membri.
Discussione su questo articolo