Italia nella morta del maltempo. E’ arrivata la prima neve in Piemonte, in Valtellina, sui monti della bergamasca e sull’Appennino parmense. Ma anche nel frusinate, sui rilievi del Lazio, come non accadeva, in questo periodo dell’anno, da decenni.
Pioggia e soprattutto forte vento su grande parte del Paese, oltre mille gli interventi di soccorso dei vigili del fuoco. Coinvolte soprattutto la Lombardia, l’Emilia Romagna, la Toscana, l’Umbria, il Lazio e la Campania.
Diverse trombe d’aria hanno investito la costa tirrenica, dal Livornese, a Salerno, e anche a Gioia Tauro in Calabria. Ingenti i danni sui lungomare interessati.
Una pioggia torrenziale ha messo in ginocchio il traffico di Napoli che anche oggi tiene chiuse le scuole, mentre a Roma alcune strade sono ancora fuori uso dopo la bomba d’acqua di alcune sere fa.
L’Italia e’ dunque investita da un anticipo di inverno che ha fatto anche calare bruscamente le temperature. Se fino allo scorso week-end in alcune zone si poteva andare in spiaggia, nel giro di qualche giorno invece si e’ vista la prima neve.
NUOVA ALLERTA METEO
La perturbazione che ha investito l’Europa centro-meridionale continuera’ a colpire l’Italia nelle prossime ore con piogge e temporali su tutto il centrosud. Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso una nuova allerta meteo che estende quella diffusa ieri e che prevede a partire dalla serata di oggi precipitazioni diffuse, localmente anche molto intense e accompagnate da grandinate, fulmini e forti raffiche di vento, sulla Sardegna, in estensione dalle prime ore di domani a Toscana, Lazio, Umbria, Marche, Emilia-Romagna, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia.
Sempre domani sono attesi inoltre venti di burrasca su Sardegna, Sicilia, Calabria, Basilicata e Puglia. In considerazione dei fenomeni previsti, il Dipartimento ha anche valutato un’allerta arancione su sei regioni: Calabria occidentale, settori meridionali del Lazio, settori settentrionali della Puglia e su alcuni settori di Basilicata, Campania e Sardegna.