“L’anno scorso Italia e Messico hanno celebrato i 150 anni di relazioni diplomatiche: la partecipazione alla Fiera del Libro di Guadalajara è quindi una conferma dei solidi rapporti bilaterali e costituisce un’importantissima vetrina per l’editoria italiana nello strategico mercato latinoamericano”.
Così il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha aperto giovedì 27 marzo alla Farnesina l’evento di annuncio della partecipazione dell’Italia come Paese ospite d’onore alla Fiera Internazionale del Libro di Guadalajara del 2026.
Tajani ha poi evidenziato l’azione del Governo a sostegno dell’internazionalizzazione dell’editoria italiana, uno degli assi della diplomazia della crescita.
“Il Messico ha un ruolo centrale” nel rafforzamento dell’export italiano all’estero, ha proseguito il titolare della Farnesina, essendo “una realtà di estremo interesse per gli investimenti e le esportazioni italiane”.
Dopo aver ricordato la sua missione in Messico, a metà maggio, dove si svolgerà “un grande Business Forum”, Tajani ha spiegato che “attraverso appuntamenti come Guadalajara mettiamo l’editoria al centro dell’internazionalizzazione delle nostre imprese”.
“Il nostro commercio supera gli 8 milioni di euro – ha detto ancora – e quello messicano è il più grande mercato per il nostro commercio con l’America Latina, con oltre 6 milioni di euro. Ma insieme vogliamo fare ancora di più”. Il ministro ha poi sottolineato che “la revisione dell’Accordo globale tra l’Unione Europea e il Messico offre grandi potenzialità”, e l’intento italiano è “collaborare” con il Messico e altri paesi latinoamericani “per creare condizioni favorevoli agli investimenti e alla crescita”.
La Fiera del Libro di Guadalajara, con oltre 900.000 visitatori e più di 2700 editori provenienti da 64 Paesi presenti all’edizione 2024, è uno dei più importanti eventi fieristici editoriali a livello globale, nonché il principale nel mondo ispanofono.
La presenza del nostro Paese come ospite d’onore, per la seconda volta dopo l’edizione del 2008, consentirà di collocare l’Italia al centro di un mercato che conta oltre 300 milioni di potenziali lettori, il cui interesse per l’editoria italiana è in forte crescita.
L’editoria italiana, prima industria culturale nazionale con circa 3,5 miliardi di euro e 70.000 addetti, è la quarta in Europa e la sesta nel mondo. Negli ultimi cinque anni, il Ministero degli Esteri ha erogato circa 1.600 incentivi alle traduzioni di opere italiane in lingua straniera, di cui oltre 170 in spagnolo.