Ricorda la ‘festa del cioccolato’ che c’era quando arrivo’ Meredith ma Stephanie Kercher ha ancora impressa nella mente la sua prima volta a Perugia, la grande foto di Mez in mezzo alle tante candele accese sulla scalinata del duomo a pochi giorni dall’omicidio. Oggi e’ tornata, ‘contenta’ per la consegna della borsa di studio che la citta’ ha voluto dedicare alla studentessa inglese, anche se lei e la famiglia aspettano da un nuovo processo ancora ‘alcune risposte’. ‘Ed e’ difficile parlare di perdono – dice – quando ancora non ci sono state risposte chiare su quello che e’ successo’.
Accompagnata dai legali che da sempre rappresentano i Kercher, gli avvocati Francesco Maresca e Serena Perna, Stephanie ha raggiunto a piedi il municipio dove la borsa di studio e’ stata consegnata a Olivia Taylor. Una giovane studentessa londinese che grazie alla collaborazione tra Comune, Universita’ per Stranieri e Agenzia per il diritto allo studio potra’ seguire per due mesi corsi di italiano nell’ateneo perugino. ‘Voglio studiare molto per ricordare Meredith’ dice emozionata appena ricevuto il riconoscimento dal sindaco Wladimiro Boccali.
Accanto a lei Stephanie, sorridente. Ai giornalisti spiega di provare ‘un misto di emozioni’. ‘Ma sono contenta – aggiunge – di essere finalmente qui per un’occasione felice. E’ un onore essere a Perugia per la borsa di studio’. E del nuovo processo che si celebrera’ a Firenze ad Amanda Knox e a Raffaele Sollecito (per i quali la Cassazione ha annullato l’assoluzione in appello) dice di aspettarsi ‘risposte per quelle domande che ancora non le hanno’.
‘La tragica vicenda di Meredith – afferma il sindaco durante la cerimonia – e’ il fatto che piu’ ha inciso non solo sulla coscienza della citta’ ma anche sulla rappresentazione che ne e’ stata data. Sulla figura della vera vittima e’ progressivamente calata l’attenzione, ed invece noi con questa iniziativa vogliamo ricordare Meredith, pur sapendo che quella ferita non si rimarginera’ mai. Lo facciamo lanciando un messaggio positivo e ribadendo che Perugia e’ una citta’ accogliente, in particolare per i giovani che vi vengono a studiare’. ‘Nel cuore dei perugini – ribadisce Boccali – Meredith ci sara’ per sempre’.
‘La famiglia Kercher, gli amici di Meredith, e tutti coloro le cui vite Meredith ha toccato, non hanno bisogno di un’occasione per ricordarla. Lei sara’ sempre con loro. Ma la creazione generosa di una borsa di studio a suo nome da parte delle autorita’ di Perugia permettera’ ad altre giovani donne britanniche di studiare e apprezzare Perugia, una citta’ che Meredith ha amato, e per conoscere l’ospitalita’ dell’Italia, un paese che Meredith ha adorato visitare’ scrive in un messaggio l’ambasciatore britannico in Italia, Christopher Prentice. ‘Non dimenticheremo mai il dramma vissuto – sottolinea il rettore della Stranieri Giovanni Paciullo – ma e’ importante che tre enti si siano incontrati nel ricordo di Meredith’. ‘Questa giornata ci consente di mostrare il vero volto della nostra comunita’, fatta di perugini e studenti che attraversano insieme i luoghi della cultura’ dice il presidente dell’Adisu Maurizio Oliviero. ‘Grazie a tutti…’ ripete ancora Stephanie.
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