Per Perugia l’omicidio di Meredith Kercher e’ ancora una ‘ferita aperta’, che ha influito su come la citta’ e’ stata rappresentata dopo il delitto di via della Pergola. Sul quale nel capoluogo umbro si attende ancora di sapere quale sia la verita’. Come ricorda oggi il sindaco Wladimiro Boccali dopo che la Cassazione ha annullato l’assoluzione per Raffaele Sollecito e Amanda Knox. Proprio nel giorno in cui Perugia e’ scossa da un nuovo omicidio, quello di un giovane ucciso nella sua abitazione di Madonna Alta dove la fidanzata e’ stata invece ferita. ‘Dunque non e’ chiusa, dopo piu’ di cinque anni, una vicenda che ha fatto molto male a Perugia, perche’ la morte di Meredith ha aperto una ferita nel cuore della nostra comunita’ e perche’ da allora la citta’ e’ stata vittima di rappresentazioni esasperate’ ricorda Boccali riferendosi alla decisione della Cassazione. ‘Ora la giustizia – aggiunge il sindaco perugino – ha stabilito che non c’e’ ancora la parola definitiva e che ci vuole un nuovo processo. Ne prendiamo atto, come sempre, con rispetto e attenderemo che ci si dica quale e’ la verita’. Quello che resta e restera’ sempre al centro di tutto e’ il dolore per la morte di una ragazza poco piu’ che ventenne e la vicinanza alla sua famiglia’.
Mentre a Roma la sentenza veniva letta nell’aula della prima sezione della Cassazione, a Perugia si parlava dell’omicidio ‘di ieri’, la morte di Meredith, e di quello di oggi, il giovane ucciso in casa a Madonna Alta. Arrivato dopo le violente rapine in villa dell’anno scorso e, recentemente, l’omicidio della due impiegate nella sede della Regione, uccise da un uomo che poi si e’ suicidato. Scaldata a tratti da un tiepido sole che cerca di farsi largo in una giornata molto grigia, la citta’ si interroga. Per la strada, nei bar, non si parla che dei due omicidi. ‘A questo punto Raffaele e Amanda rischiano davvero la condanna’, dice un ragazzo in un bar. ‘Ma le prove della loro colpevolezza non ci sono’, replica una signora. Cosi’ si riaccende d’un colpo il dibattito, tra colpevolisti e innocentisti, in una citta’ che non ha mai dimenticato.
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