In USA nel mese di maggio le compravendite immobiliari hanno segnato un incremento del +5,8% rispetto ad aprile, sebbene siano diminuite dell’8,5% anno su anno.
Dopo una lunga parabola discendente, l’offerta è cresciuta per il secondo mese consecutivo, superando per la prima volta i livelli di un anno fa. Nelle 51 aree metropolitane prese in esame dal Report RE/MAX, infatti, maggio si è concluso con un incremento del 16,3% di case in vendita rispetto ad aprile, e del 2,2% rispetto a maggio 2021. L’andamento di vendita media mensile è salito da 0,8 in aprile a 0,9 in maggio. Un anno fa, l’andamento di vendita media mensile era attestato su 1,0.
Il prezzo mediano di vendita degli immobili ha raggiunto quota $430.000, con una crescita del 1,2% rispetto ad aprile e del 13,2% rispetto anno su anno. A maggio il rapporto medio fra prezzo di chiusura e prezzo iniziale è stato pari al 103%: ciò significa che in questo mese le case sono state vendute mediamente a un prezzo superiore del 3 % rispetto a quello inizialmente richiesto.
A maggio, le case hanno avuto una permanenza media sul mercato di 23 giorni, tre in meno rispetto ad aprile e due in meno anno su anno.
“Il calo nelle vendite non giunge totalmente inaspettato, soprattutto se si considera il generalizzato rialzo dei tassi di interesse. L’incremento dell’offerta è sicuramente un dato confortante per gli acquirenti che ora vedono più immobili affacciarsi sul mercato,” ha dichiarato Nick Bailey, President e CEO di RE/MAX LLC. “Tra le novità, il ritorno sul mercato di case pluri e unifamiliari che per mesi non sono state disponibili”.
Ottimistiche le previsioni di Tim Yee, President e Broker di RE/MAX Gold nella Bay Area di San Francisco, secondo cui l’offerta continuerà progressivamente a migliorare.
“Sembrerebbe che nella Bay Area sia finalmente arrivato quel cambiamento del mercato a lungo atteso. L’offerta sta iniziando ad aumentare, mentre sembra essersi lievemente attenuata l’escalation esorbitante dei prezzi rilevata negli ultimi anni”, ha aggiunto Yee. “Non si tratta del cambiamento radicale anticipato da alcuni, bensì del raffreddamento di un mercato finora rovente. Le unità immobiliari situate in aree prestigiose sono tuttora oggetto di numerose offerte e vengono ancora vendute a prezzi superiori a quelli richiesti; ma la maggior parte dei venditori sta imparando a ridimensionare le proprie aspettative, tanto che in alcune zone assistiamo addirittura a occasionali riduzioni dei prezzi”.