Come ha recentemente confermato il Presidente di Immobildream, Roberto Carlino, il mercato immobiliare italiano è in netta ripresa. Secondo Carlino, le compravendite di immobili nuovi e di prestigio è il settore più in crescita, in città come Milano, Napoli e Roma. Aumentano anche le transazioni, confermando che l’industria immobiliare nazionale si è finalmente ripresa dopo la crisi del Covid-19.
Un report dell’Istat di ottobre aveva già confermato un andamento positivo. Infatti, il numero della produzione nelle costruzioni era aumentato di quasi l’1% in un mese, quasi il 2% annuale. Allo stesso tempo, il report dell’Istat ha confermato che i prezzi delle case stanno aumentando, in quasi tutta Italia. Nel terzo trimestre del 2023, il prezzo di abitazioni a scopo abitativo o per investimento è aumentato dell’1,8% rispetto all’anno precedente.
Ovviamente, ogni regione in Italia ed ogni tipo di mercato immobiliare è diverso. Ad esempio, in Valle d’Aosta il mercato degli immobili a scopo turistico è quello che sta crescendo più rapidamente. Lo conferma il presidente Fimaa Confcommercio VdA Alberto Chiabotto che si basa su una ricerca dell’Osservatorio nazionale immobiliare turistico del 2023. In Valle d’Aosta, il mercato immobiliare è positivo soprattutto per le seconde case che sono spesso viste come una forma di investimento.
“Gli italiani tornano al mattone,” ha detto Chiabotto all’ANSA.
In tutta Italia, il prezzo degli immobili turistici è arrivato a 2.820 euro al metro quadrato, un aumento di quasi il 5%. Però non tutti gli italiani possono permettersi una seconda casa. Proprio per questo è nato il movimento chiamato “social housing”. Si tratta di un’offerta immobiliare pensata per le famiglie con un reddito ridotto, cioè i nuclei familiari che si trovano nella “zona grigia”. Queste sono famiglie italiane che hanno un reddito troppo alto per accedere all’edilizia residenziale pubblica ma un reddito troppo basso per poter acquistare un immobile proprio.
Quindi nasce il social housing, una soluzione che sta prendendo piede anche in Italia. Secondo Confedilizia, ci sono ben 20 mila abitazioni sociali in Italia che sono possibili grazie a contributi pubblici o al supporto di fondazioni o casse depositi. Il movimento del social housing sta prendendo piede in Italia, tanto che il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sta valutando l’acquisto di immobili invenduti per l’edilizia residenziale e sociale.
Alcuni di questi immobili potrebbero essere le 16.000 unità dell’Inps inutilizzate in tutta Italia. Nonostante questo progetto del governo sia solo in fase sperimentale, è evidente che il mercato immobiliare italiano è pieno di possibilità. Anche lavorative, grazie a nuovi cantieri e bonus. A fine 2021, gli addetti nelle costruzioni erano quasi 2 milioni, il massimo negli ultimi 10 anni, con operai manuali che usano strumenti come la vite estrattore per velocizzare i tempi e i tecnici che sfruttano le nuove tecnologie.
Parte di questi successi nell’industria italiana è dovuto agli incentivi come il Superbonus 110%. Il prossimo passo sia per il governo che per le organizzazioni del settore è un decreto Superbonus dedicato agli edifici condominiali che non hanno terminato i lavori di ristrutturazione per un importo di circa 10 miliardi di euro in incentivi e bonus.