Onda lunga Draghi sui mercati: la difesa dell’acquisto dei titoli di Stato a tre anni ha chiaramente allentato la tensione sui Bond italiani, spagnoli (e anche portoghesi e greci), con le Borse di Milano e Madrid che di conseguenza si sono mosse molto meglio delle altre piazze finanziarie europee. Un’onda lunga che ha attenuato, in attesa del meeting della Bce, il peggioramento dell’outlook di Moody’s sulla Ue e il dato dell’indice Ism manifatturiero statunitense, inferiore alle previsioni.
Dalla riunione della Bce, che inizia con la cena informale di domani sera, gli operatori sperano che arrivino nuove misure per la stabilizzazione dei costi di finanziamento dei Paesi sotto l’attacco della speculazione. Con un risultato immediato: lo spread tra il Btp e il Bund tedesco decennali ha chiuso in netto calo a quota 428. In forte discesa anche il differenziale della Spagna: dopo aver toccato un massimo di giornata a 550 punti, lo spread tra i titoli decennali iberici e quelli tedeschi ha concluso a quota 518 punti.
In particolare, i rendimenti dei titoli a 10 anni greci sono stati tagliati di 100 punti base, quelli spagnoli e portoghesi di 28, quelli italiani di 10. Ancora piu’ consistente il miglioramento della fiducia sui titoli a piu’ breve scadenza, quelli che avvertono piu’ da vicino i benefici dei possibili acquisti da parte della Bce: i rendimenti dei bond ‘made in Italy’ a 5 anni sono scesi di 27 punti base, quelli spagnoli di 50, quelli portoghesi di 67.
Certo la Banca d’Italia dice che lo spread Btp-Bund in una situazione normale ‘dovrebbe collocarsi su valori dell’ordine dei 200 punti’, ma intanto Monti incontrando il presidente francese a Roma assicura che ‘Hollande e io veglieremo’ affinche’ i passi avanti compiuti dall’ultimo vertice europeo per combattere lo spread siano ‘completamente realizzati’.
E’ andata un po’ peggio sui mercati azionari, appesantiti prima da Moody’s che ha rivisto al ribasso il rating dell’Unione Europea da ‘stabile’ a ‘negativo’, e poi dall’indice Ism manifatturiero degli Stati Uniti, che e’ sceso in agosto a 49,6 da 49,8, un dato inferiore alle attese degli analisti, che si attendevano si attestasse a quota 50. Londra e Parigi hanno infatti ceduto un punto percentuale e mezzo, Francoforte oltre un punto. Milano ha invece chiuso con la marginale perdita dello 0,3% e Madrid ha addirittura guadagnato lo 0,7%. Ma che ci sia ancora fiducia sugli interventi della Bce lo dice anche la quotazione dell’euro stabile sopra 1,25 contro il dollaro, con escursioni anche oltre quota 1,26.
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