Mediobanca resta in utile e distribuisce ai soci un dividendo, seppur ridotto rispetto all’anno passato, dopo nuove pulizie in bilancio. Nel frattempo, alla vigilia del Cda chiamato ad approvare i conti 2011-2012, la procura riaccende un faro sul presunto accordo per la buonuscita dei Ligresti da Fonsai, che era gia’ stato al centro di una riunione del board 15 giorni fa.
Oggi in Procura gli uomini della Consob hanno fatto il punto col pm Luigi Orsi sui vari filoni dell’inchiesta sul gruppo del costruttore siciliano, e sul tavolo e’ tornata la vicenda collaterale, ma che tocca direttamente l’a.d Alberto Nagel, indagato per ostacolo all’attivita’ di vigilanza, del papello per l’uscita della famiglia siciliana dal gruppo, ora passato sotto il controllo di Unipol. Gli inquirenti – da quanto si e’ appreso – intenderebbero verificare tra l’altro le modalità delle comunicazioni della banca, che ha sempre negato che di accordo si trattasse, sul foglio firmato da Salvatore Ligresti e da Nagel. L’idea e’ di valutare se siano state fornite al mercato informazioni fuorvianti e di contestare nel caso l’aggiotaggio.
Aggiornato dall’a.d sulla vicenda, il board di Piazzetta Cuccia il 5 settembre ha espresso piena fiducia nell’esito delle indagini, che ora potrebbero imboccare un nuovo corso. ‘Niente di specifico’, ha risposto stamane Federico Ghizzoni, a.d di Unicredit, primo azionista di Mediobanca, alla domanda se da parte dei soci del patto fosse arrivata qualche richiesta specifica sul ruolo di Nagel.
Giovedì il numero uno di Mediobanca sara’ tuttavia giudicato nella consueta maratona di esecutivo, board e patto soprattutto sui risultati. In arrivo ci sono nuove svalutazioni, raddoppiate rispetto a quelle dell’anno scorso, che non impediranno all’istituto di esibire il buon andamento dell’attivita’ bancaria, centrare gli obiettivi utile e dividendo, e di mantenere il Core Tier1 ai livelli di una anno fa, ossia all’ 11%, al top tra le banche italiane. Le attese degli analisti sono di un risultato netto tra i 50 e i 100 milioni di euro (contro 369 milioni nel 2010-2011), e di un dividendo ridotto a 7 centesimi (da 17 centesimi).
In un report in particolare Banca Akros, che stima un risultato netto di 80 milioni e una cedola di 5 centesimi, calcola in 560 milioni di euro le svalutazioni delle quali, nel solo quarto trimestre, 100 milioni relative ai cashes Unicredit e 50 alla partecipazione in Rcs.
A proposito del gruppo del Corriere della Sera, ancora sotto i riflettori in Borsa (+14,4% a 1,8 euro oggi) dopo il rafforzamento di Diego della Valle che a oggi ha confermato di avere l’8,69% del capitale, il patto di sindacato fara’ il punto venerdi’ con l’a.d Pietro Scott Jovane sulle diverse opzioni per il nuovo piano.
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