Sono sempre più i ricercatori e i medici italiani che decidono di andare all’estero, alla ricerca di condizioni di lavoro migliori. Proprio per questo, per far fronte alla carenza di personale medico, diverse regioni italiane stanno andando a “pescare” altrove, oltre confine. In America Latina, per esempio: in Argentina, Brasile o Cuba. Ma non solo.
Federico Riboldi, assessore alla sanità della Regione Piemonte, in una recente intervista rilasciata al Corriere di Novara ha spiegato che una delle strategie messe in campo è quella dell’acquisizione di personale dall’estero, annunciando che diciannove medici sono in arrivo da Israele nelle valli tra il Novarese e il Vercellese.
Si tratta solo del primo di una serie di possibili arrivi dall’estero di personale sanitario.
“Abbiamo un accordo con l’India curato dal consigliere diplomatico del ministro Schillaci in base al quale gli infermieri indiani possono venire a lavorare in Italia direttamente, perché l’equipollenza del titolo è stata curata dal ministero. Abbiamo quindi detto a tutte le Asl del Piemonte di farci un elenco di necessità rispetto alle professioni infermieristiche da trasmettere alla nostra Ambasciata di Nuova Delhi“.
“Questa possibilità che è stata creata con l’India – ha sottolineato Riboldi – vogliamo ampliarla ad altri paesi soprattutto nelle aree di forte emigrazione piemontese,come Argentina, Brasile e Cuba e ad aree italofone come l’Albania”.