Ottima accoglienza in Piazza Affari ai conti 2012 di Mediaset, che ha segnato la prima attesa perdita della sua storia ma ha fatto pulizia in bilancio con svalutazioni e accantonamenti, oltre ad aver ottenuto buoni risultati sul fronte del contenimento dei costi. Il titolo del gruppo del Biscione ha concluso in rialzo del 5,29% a 1,63 euro, in netta controtendenza rispetto al listino.
Forti gli scambi: nella seduta sono passati di mano 59 milioni di azioni contro una media quotidiana dell’ultimo mese di 17 milioni. Gli investitori, dopo i dati di bilancio diffusi alla vigilia a mercati chiusi, hanno premiato in particolare il taglio delle spese: l’anno scorso nel settore prettamente televisivo sono scese di 307 milioni, piu’ dei 250 previsti dal piano triennale, che potrebbe essere anche implementato entro breve. Bene la generazione di cassa, in forte aumento durante questo momento di crisi.
Il titolo ha goduto di una serie di upgrade del giudizio degli analisti (tra i quali quelli di Barclays, Kepler e Banca Akros), sulla base anche del taglio degli investimenti e di alcune stime in miglioramento, come quelle sul margine operativo, che potrebbe salire nel 2013 a 185 milioni. Tiene il business di Mediaset Premium in un momento di contrazione per i consumi di pay tv, e spicca l’utile della controllata Ei Towers.
Non riparte per ora la pubblicita’: le stime per quest’anno sono di un calo dell’8% dopo il pesante -16% del 2012, mentre le prime previsioni parlavano di un rallentamento poco sopra il 4%. Ma questo non ha scoraggiato gli acquisti su un titolo, che rimane molto volatile: dai minimi di meta’ novembre il gruppo televisivo ha recuperato il 40%, mentre dai massimi recenti di fine gennaio e’ sceso del 18%.
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