Silvio Berlusconi è stato condannato a 4 anni di reclusione nell’ambito del processo sui diritti tv. Per l’ex presidente del Consiglio è anche arrivata l’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni. Si tratta di una sentenza di primo grado dei giudici della prima sezione penale del Tribunale di Milano. Il Cavaliere, in solido con altri imputati, dovra’ versare la somma di 10 milioni di euro come provvisionale all’Agenzia delle Entrate, che si era costituita parte civile nel processo Mediaset. Si tratta di una provvisionale e il risarcimento complessivo dovrà essere liquidato in sede civile.
Immediata la reazione del segretario del Popolo della Libertà, Angelino Alfano, secondo il quale la sentenza di Milano è “l’ennesima prova di accanimento giudiziario nei confronti del presidente Silvio Berlusconi. Una condanna inaspettata e incomprensibile con sanzioni principali e accessorie iperboliche. Siamo certi che i prossimi gradi di giudizio gli daranno ragione e speriamo che questi giudizi giungano in fretta".
Fedele Confalonieri, coinvolto anche lui nel processo, è stato assolto. Il presidente Mediaset, secondo quando ha riferito il suo legale, "e’ contento per la sua assoluzione ma e’ dispiaciuto per la condanna di Berlusconi". “Dopo 11 anni si scopre che Confalonieri non ha commesso il fatto, che dobbiamo fare: chiedere un risarcimento?", si e’ domandato ironico l’avvocato.
Per il PdL in ogni caso si tratta di una sentenza politica. "Il Tribunale politico di Milano ha colpito ancora”, sostiene Luca D’Alessandro, deputato PdL già capo dell’ufficio stampa di via dell’Umiltà. “Se oggi danno quattro anni a Silvio Berlusconi per un reato che non ha commesso, come dimostrato dalle carte, quando nei gradi successivi sarà assolto, dovranno dare l’ergastolo e interdire dai palazzi di giustizia quei magistrati che stanno portando avanti questa ignobile persecuzione giudiziaria".
Soddisfatto Antonio Di Pietro, leader dell’Italia dei Valori: “Tutti i nodi vengono al pettine. Nonostante tutte le leggi ad personam che Berlusconi si e’ fatto e nonostante la continua delegittimazione e denigrazione dei magistrati, la verità è venuta a galla”. Adesso, prosegue Di Pietro, “gli italiani possono prendere atto che una sentenza di primo grado considera Berlusconi un delinquente, colpevole di frode fiscale e con l’interdizione dai pubblici uffici per i prossimi tre anni”.
Mentre Mediaset peggio in Borsa dopo la sentenza di condanna dell’uomo di Arcore – il titolo cede l’1,81% a 1,35 euro – uno degli avvocati di Berlusconi, Nicolò Ghedini, non risponde alle domande dei giornalisti: "Non insistete. Non faccio nessuna dichiarazione". Momenti difficilissimi quelli che sta vivendo in questo ore il fondatore del Popolo della Libertà.
‘Prove inoppugnabili della mia innocenza’ Mediaset, Berlusconi: sentenza politica, intollerabile
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