Dall’11 luglio scorso ha sospeso le pubblicazioni il quotidiano online di Giorgio Stracquadanio, deputato PdL. Perchè? Secondo quanto scrive Strakua, in questa nuova fase del Popolo della Libertà è necessaria una riflessione anche a livello editoriale, per quanto riguarda la sua testata, che l’onorevole vorrebbe far diventare un quotidiano del PdL. Non lo era già?, vi chiederete. Sì, lo era, ma ufficiosamente. Adesso invece Giorgio vorrebbe che la cosa fosse ufficiale sotto ogni punto di vista. In poche parole, vorrebbe che il partito lo aiutasse economicamente per portare avanti il giornale.
Già, perchè lui di soldini ne ha pochi. Un deputato, si sa, muore di fame.
Ironia a parte, Stracquadanio è chiaro: "E’ ad Angelino Alfano che rivolgiamo la nostra proposta". E aggiunge: "Fino ad ora abbiamo vissuto senza un centesimo di pubblicità, senza un centesimo di contributo pubblico, senza un centesimo di sostegno privato". Questo vale per tanti, tantissimi giornali online, che non hanno come direttore editoriale un deputato, con uno stipendio da sogno in tasca.
Strakua spiega: "Fino ad oggi Il Predellino è stato finanziato da me, con ben più dei 3.700 euro mensili che sono destinati allo svolgimento dell’attività politica. Ed è anche questa condizione che rende impossibile qualsiasi progetto, non solo di crescita, ma anche solo di mantenimento". E prosegue: "In epoca in cui gli stipendi dei parlamentari sembrano essere per molti l’unico male del Paese, io rivendico con fierezza il fatto di aver dedicato alla politica, attraverso Il Predellino, almeno metà di quello che ricevo dallo Stato per la mia attività. Non credo che i tanti moralisti che pretendono di darci una retribuzione inferiore a quella di un manovale sarebbero capaci di fare altrettanto se fossero al mio posto".
Beh, al deputato pidiellino una cosa la vogliamo dire: ItaliachiamaItalia va avanti dal 2006, le nostre pubblicazioni non si sono mai interrotte. Ci sono stati alti e bassi, abbiamo vissuto momenti di luce e momenti bui, ma il servizio giornalistico e d’informazione ai nostri lettori lo abbiamo sempre garantito. Neanche noi riceviamo soldi pubblici; e trovare pubblicità è una faticaccia. Su 100 proposte fatte, forse se ne chiude una. Che di certo non basta a portare avanti il lavoro. Cosa facciamo, dunque? Ci sforziamo di trovare soldi anche dove non ci sono. E se proprio non ne troviamo, ci mettiamo le mani in tasca, paghiamo noi i nostri server, i giornalisti, i webmaster, la promozione online, le spese telefoniche. Perchè? Perchè avere un giornale significa prima di tutto possedere uno strumento che ha un altissimo valore sociale. Uno strumento che vale oro, anche se spesso i suoi conti sono in rosso.
Certo senza soldi non si fa nulla. Per questo siamo alla costante ricerca di sponsor e potenziali inserzionisti. Contiamo anche sul sostegno di tanti nostri lettori, che con le loro offerte – grandi o piccole – ci danno una mano. A proposito, siate generosi: se vi piace il lavoro che facciamo, sosteneteci (SOSTIENI ANCHE TU ITALIACHIAMAITALIA).
Strakua chiude il suo giornale; ma se fosse stato davvero interessato, di cuore, all’iniziativa, l’avrebbe portata avanti. Soprattutto perchè può farlo, i quattrini di certo non gli mancano, e nemmeno gli manca la possibilità di trovare finanziamenti con facilità, vista la sua posizione. Volere è potere. Noi vogliamo. E a differenza di chi rinuncia al proprio giornale per tenersi qualche spicciolo in più in tasca, andiamo avanti. Boia chi molla.
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