Un nuovo centrosinistra formato dai milioni di italiani che si sentono fuori da Pd. Con queste parole Roberto Speranza spiega ai torinesi l’obiettivo del nuovo movimento, Articolo 1 – Mdp, di cui fa parte. Ma, allo stesso tempo, l’ex capogruppo Dem alla Camera risponde a distanza a Gianni Cuperlo, lasciandogli intendere che il suo invito a partecipare alle primarie del Pd votando per Andrea Orlando è caduto nel vuoto.
“E’ chiaro che chi pensa come me, che ormai il Pd sia diventato il partito di Renzi, pensa anche che un nuovo centrosinistra vada costruito con quel popolo che ormai si sente fuori dal Pd e quindi la nostra opinione è che queste energie vadano raccolte e tenute in un’altra dimensione, che è quella di Articolo 1, il movimento a cui abbiamo dato vita”, ha dichiarato Speranza di fronte alla platea della Gam di Torino.
Lo sguardo del movimento, nato sotto l’egida di Pier Luigi Bersani e Massimo D’Alema, è ormai fuori dai dem, che “non sono un nemico”, precisa Speranza, ma con cui si hanno “difficoltà di dialogo”. Perché il Pd è diventato il ‘PdR, il partito di Renzi, “un partito personale, centrista e pigliatutto”.
Questo significa, continua l’esponente Mdp, “che c’è una responsabilità enorme su chi vuole costruire un’alternativa di centrosinistra, che va costruita fuori dal Pd”. Speranza si rivolge agli insegnanti “che non hanno capito la Buona scuola, e sono stati in 600 mila a scioperare, e al mondo del lavoro che non ha condiviso il Jobs Act. Penso ai milioni di italiani che hanno votato il referendum delle trivelle e che con arroganza si sono sentiti dire ‘ciaone'”.
“Quello che a me interessa oggi – ha spiegato – è ricucire una frattura tra un universo fatto da milioni di italiani di centrosinistra e i partiti di oggi che purtroppo non li rappresentano più”. Ripartendo dal lavoro. “Si può aumentare la quantità di lavoro del Paese ripartendo dagli investimenti”.Per questo, Mdp ha chiesto al premier Paolo Gentiloni, in vista della discussione sul Def, “lo stop ai bonus fiscali che durano pochi giorni. Dobbiamo ricominciare con investimenti come ad esempio nella sanità pubblica”.
Grandi obiettivi che però si scontrano con i sondaggi sulle indicazioni di voto. Se si votasse oggi, Mdp sarebbe al 3.3%. “Ma esistono sondaggi che ci danno anche al 10 per cento o all’8. Io l’altro giorno ero a ‘Carta Bianca’ e c’era un sondaggio che diceva che potenzialmente si può arrivare anche al 13 per cento”, ha rilanciato Speranza convinto che “questo simbolo è stato presentato pochi giorni fa e ora non bisogna guardare ai sondaggi ma ai milioni di persone che hanno voglia di costruire un centrosinistra diverso”. (Valentina Innocente, LaPresse)
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