Maurizio Belpietro, direttore di Libero, ospite ieri a Porta a Porta, commentando la sentenza di prima grado che vede Silvio Berlusconi condannato a sette anni di carcere nell’ambito del processo Ruby, ha detto: “Mi aspettavo una sentenza di condanna, perchè il clima era quello, ma non una sentenza così pesante. Tra l’altro i concussi dicono di non essere stati concussi, e c’è una ragazza che dice di non avere mai fatto sesso con Berlusconi”. Inoltre, “non c’è prova che Berlusconi sapesse che Ruby fosse minorenne”. Per Belpietro, dunque, “si è arrivati a una condanna senza la cosiddetta pistola fumante. Il processo lascia perplessi, l’esito è pesante”. Addirittura, “ci sono 33 persone di cui si chiede di valutare se abbiano detto falsa testimonianza”, ovvero tutti quelli che hanno detto che ad Arcore non succedeva ciò che accadeva secondo l’accusa, “mentre quelli che hanno confermato ciò che voleva l’accusa sono considerati testimoni affidabili".
A questo punto, il governo Letta durerà? “Sarà molto difficile la tenuta di questo governo, e soprattutto sarà difficile raggiungere obiettivi importanti in una situazione così complicata. Se il governo terrà, cosa potrà fare? A cosa servirà questo tempo, da qui a novembre, quando arriverà la sentenza definitiva sul caso Mediaset?”. Il PdL è in agitazione, osserva il giornalista, “e il Pd, oltre ai problemi interni che sappiamo, ha anche un rapporto di governo con il partito di Berlusconi e deve giustificare al proprio elettorato di andare a braccetto con un signore che secondo i giudici di Milano è colpevole”.
E’ realistica l’ipotesi di Silvio Berlusconi in carcere? “Se arriveranno queste sentenze di condanna, sarebbe probabile. Se la sentenza Mediaset sarà confermata dalla Cassazione diverrà esecutiva. Poi c’è Ruby e ci sono altri procedimenti in corso. Difficile immaginare la custodia ai domiciliari. Il rischio che Berlusconi finisca in carcere c’è”.
In conclusione, una battuta sul caso Idem: “Le due dimissioni sono state un gesto abbastanza scontato. La sua conferenza stampa faceva acqua da tutte le parti, lei non ha spiegato i dettagli della vicenda, ha fornito una ricostruzione che fa molta acqua. A quel punto le dimissioni erano la giusta soluzione”.
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