Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha promesso mari e monti. Ha calendarizzato tutte le riforme e ha parlato di una riforma al mese. A oggi non si è visto nulla. E’ stata la classica "montagna che ha partorito il topolino". Le riforme che vengono fatte sono incomplete (come nel caso delle Province) o sbagliate. Fino ad ora, la politica economica è stata deludente e quella estera è stata disastrosa. L’Italia ha perso credito internazionale. Basti pensare al Ministro degli Esteri Federica Mogherini che non è stata neppure invitata al vertice sull’Ucraina che si è tenuto a Berlino.
Riguardo al Medio Oriente, la politica estera non è chiara. Un governo attento si schiererebbe con Israele.
Renzi ha promesso mari e monti anche agli italiani all’estero e la prima cosa che il suo governo ha fatto è stata l’approvazione della chiusura delle ambasciate, come quella a Santo Domingo.
Renzi ha promesso di rinnovare la classe politica. Invece, politici di lungo corso (per non dire di professione) sono ancora presenti.
Il premier ha peccato di presunzione. Credeva che essere al governo del Paese fosse come essere Sindaco del Comune di Firenze, ma non aveva tenuto conto del fatto che la macchina governativa dell’Italia fosse assai più complessa dell’amministrazione comunale fiorentina o di qualsiasi altro Comune.
Il capo del governo ha sbattuto il muso contro la realtà. Le nostre aziende sono sempre più in crisi ed i disoccupati non calano. Anche il turismo è crollato. Eppure, Renzi predica ottimismo. Ma si rende conto del disastro che sta combinando?
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