“Se si votasse oggi noi vinceremmo le elezioni al primo turno, con percentuali superiori a quelle delle europee”. Lo assicura Matteo Renzi dal palco della Leopolda. Il premier è carico, e punto per punto spiega il lavoro svolto dal governo. Un lavoro che, a suo dire, ha aiutato l’Italia a rialzarsi. "Per la prima volta dopo quattro anni in Italia i consumi sono tornati a crescere, se ce la mettiamo tutta, le cose possono cambiare", dice. E dalla Leopolda torna a parlare di rottamazione: “Il prossimo anno il Pd fara’ un investimento importante nella formazione, i giovani ci rottameranno, noi non faremo per sempre politica, poi andremo a casa. Ma intanto facciamo politica a viso aperto".
Renzi spiega che per quanto riguarda le tasse “abbiamo fatto un’operazione talmente straordinaria da rasentare l’ambizione". "Stiamo buttando giu’ le tasse, e’ la prima volta che accade". "Ci avevano detto che gli 80 euro erano una mancia elettorale, erano quelli che erano pieni di soldi. Quando le famiglie hanno visto che restavano hanno iniziato a spenderli”. E "il bonus per i professori e’ esattamente questo. Dire cioe’ che siccome sei un professore e io ti affido la cosa piu’ preziosa che ho, la liberta’ e la formazione di mio figlio, riconoscerti per la formazione 500 euro, secondo me non e’ una mancia. E’ un riconoscimento per il valore degli insegnanti".
Per il premier deve vincere l’ottimismo. "Gli americani dicono ‘wow’ quando una cosa va bene, da noi gli italiani dicono ‘mah’. Fra il ‘wow’ e il ‘mah’ passa la differenza fra il nostro approccio e quello di guardare in positivo e riconoscere il merito".
MENO DISOCCUPAZIONE "Se qualcuno festeggia per la disoccupazione all’11,5% lo faccio ricoverare con un Tso. Ma se prima era al 13% ed e’ scesa di un punto e mezzo possiamo dire che il Jobs Act funziona o dobbiamo sempre fare la faccia corrucciata e darci martellate, diciamo, sui piedi?".
MATTARELLA ARBITRO DI TUTTI "Abbiamo fatto e faremo errori", "abbiamo fatto un grande casino" ma "il momento più bello del 2015 è stato quando è apparso che la scommessa delle riforme poteva essere vinta". Il "momento fondamentale è stato quando il Parlamento bollato come il Parlamento dei 101 traditori ha eletto quel galantuomo che è Mattarella. Mentre salutiamo il presidente emerito Napolitano, omaggiamo Mattarella che è l’arbitro di tutti" ha rilanciato Renzi.
EUROPEISTA "Noi siamo il paese che tra i 28 e’ il piu’ affezionato ad un’idea europeista, crediamo che l’Europa sia un insieme di valori, non solo valori economici, rispettiamo le regole, abbiamo combattuto per la flessibilita’ e l’abbiamo ottenuta". "Noi rispetteremo tutte le regole europee, ma l’Europa bisogna sia di piu’, e’ un faro di civiltà".
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