Carenza di personale sanitario e mancanza di posti letto, a fronte dell’abnorme afflusso di malati per la rapida diffusione del Covid-19. La situazione di crisi negli ospedali italiani è ormai vicino al collasso.
Dallo scoppio dell’epidemia in Italia, si è creato un problema per tutti i malati più fragili, quelli cosiddetti cronici, quelli oncologici e quelli affetti da malattie rare, che con l’intasamento degli ospedali faticano ad accedere alle cure di cui avrebbero bisogno e che si trovano esposti a rischi ancor più seri di altri pazienti, proprio a causa delle loro basse o inesistenti difese immunitarie.
Per tali pazienti, qualora dovessero contrarre il virus, le conseguenze potrebbero essere letali.
Il Presidente del Movimento delle Libertà, Massimo Romagnoli, chiarisce: “L’incapacità dello Stato di garantire standard qualitativi di cure a tutti i malati cronici e a quelli immunodepressi, non affetti da Covid-19, è drammatica. In Italia, purtroppo, quello dei malati cronici e dei pazienti più fragili è un problema già in condizioni normali, figuriamoci in situazione emergenziali come quelli attuali, atteso anche che l’accessibilità ai servizi sanitari varia molto fra le regioni”.
Romagnoli continua così la sua analisi: “Siamo in una situazione allarmante. Servono soluzioni semplici e immediate che in un tal contesto, purtroppo, non si intravedono. Bisogna attivare protocolli sanitari che permettano di far decollare un piano B per l’assistenza domiciliare, così come occorre una sburocratizzazione che consenta a queste persone di evitare di recarsi dal medico o in ospedale solo per attivare protocolli amministrativi”.
“I malati cronici, gli immunodepressi, coloro che soffrono di malattie rare, non vanno dimenticati, hanno il diritto di poter essere curati al meglio, anche a casa. Ci sono persone che rischiano di morire per mancanza di cure, o perché i servizi sono assenti o perché non vanno in ospedale per paura di ammalarsi, non possiamo permetterci questo” afferma il Presidente del Movimento delle Libertà.
Un altro problema, spiega Romagnoli, è il fatto che i medici di base non hanno più lo stesso ruolo di prima. Ogni anno 24 milioni d’italiani bussano alla porta di un Pronto soccorso senza passare prima dal medico di famiglia. Certamente in questa situazione di emergenza Covid andrebbe rivalutato il ruolo fondamentale dei medici di base, un ruolo prezioso che forse è stato trascurato nel corso degli anni.
Il Presidente Romagnoli conclude la sua analisi con l’osservazione che la situazione della sanità in Italia sia il frutto oltre che di una mal gestione delle aziende ospedaliere, anche dei tagli alla spesa pubblica operati dai governi nel corso degli anni.