Maurizio Martina, segretario reggente del Partito Democratico, commenta in conferenza stampa l’attuale momento politico italiano: “Assistiamo a un balletto di responsabilità non ancora chiare che ci preoccupa molto, siamo di fronte ad una inaccettabile paralisi per l’Italia e una difficoltà politica evidente di chi ha detto che tutto si sarebbe fatto in modo veloce e facile. Messi alla prova dei fatti – sottolinea -, questi leader ci stanno regalando pratiche e percorsi che non hanno nulla a che vedere con il cambiamento”.
“Nessuno di questi signori che stanno chiacchierando ha mai governato – aggiunge Martina -, c’è già uno strumento a disposizione, ci sono i decreti attuativi, c’è la possibilità di ottenere entro 12 mesi lo sradicamento della povertà da questo paese”.
“Il leader della Lega in queste ore ha avuto l’incredibile sfacciataggine di dire che ‘o si ridiscutono i Trattati europei o tutto questo è un libro dei sogni’… Benvenuto sulla Terra! Credo – prosegue il reggente Pd – che non ci sia dichiarazione più evidente nel racconto fantasioso che stanno facendo sempre legato a facile propaganda e non alla concretezza di una responsabilità di governo in questo passaggio. Quando uno butta la palla in questo modo è in seria difficoltà. Peccato che non stiamo giocando, c’è l’Italia di mezzo con la fatica di famiglie, imprese, c’è il bisogno di certezze soprattutto sul lato istituzionale”.
“Siamo preoccupati per l’Italia, leggiamo cose che, come per la flat tax e i condoni, preoccupano. Il Pd – assicura Martina – si predispone alla battaglia in Parlamento”. “Basta campagna elettorale, Lega e M5s dicano se questa ipotesi di governo è fallita e restano solo incertezze”.
“Abbiamo individuato il campo sociale come il primo da cui partire con le nostre proposte in Parlamento. C’è la possibilità di rifinanziare il reddito di inclusione immediatamente, dalla prossima Finanziaria”, commenta il capogruppo alla Camera Graziano Delrio, presente alla conferenza, spiegando che “con 4 miliardi si può completare la copertura” del reddito di inclusione “per tutti i poveri italiani. Invece di immaginare proposte che poi vanno a regime nel 2021 o 2022, è possibile già dalla prossima finanziaria ottenere lo sradicamento della povertà. Una misura storica che vale più di tante chiacchiere”.