Renato Brunetta, capogruppo del PdL alla Camera, durante il suo intervento in Aula, ha fatto a pezzi il presidente del Consiglio dimissionario, Mario Monti. Ha usato un linguaggio forte, “la lingua della verità”, Brunetta, ma “era inevitabile”, spiega egli stesso. L’intervento del Prof per il pidiellino è stato “per metà grigia risposta burocratica, per metà uno scaricabarile inaccettabile" per ciò che riguarda la vicenda dei marò italiani. "Ascoltandola oggi mi e’ tornata in mente la seduta dello scorso 7 dicembre 2012, quando il mio partito ha dichiarato conclusa la sua esperienza di governo. Ebbene, la sua relazione di oggi mi ha confermato la decisione di allora". "Le dimissioni di Terzi hanno detto la verità su questo governo e lo hanno fatto in Parlamento: la tragedia dei nostri marò è figlia del tradimento morale di un mandato che questo Parlamento aveva affidato al suo governo", ha scandito Brunetta.
"Le dimissioni di Terzi dicono la verità – ha proseguito Brunetta – la verità è che lei ha basato tutta la sua azione politica sull’azzardo morale, sulla doppiezza morale, che può portare gli individui a perseguire i propri interessi a spese della controparte, in questo caso gli italiani". "Altro che salire in politica, lei l’ha fatta sprofondare", ha insistito il capogruppo del Pdl alla Camera accusando Monti di aver voluto, nell’anno del suo governo, "affermare se stesso in una specie di sobrio delirio di onnipotenza".
Un intervento, quello del presidente dei deputati PdL, che ha lanciato una serie di schiaffi morali e Monti e al suo governo. Parole durissime, quelle di Brunetta, nei confronti del Prof, guida di un “governo incapace”; un uomo che “non solo non è riuscito a salvare l’Italia, ma nemmeno se stesso”. "Lei puo’ anche dimettersi ora visto che lo avrebbe fatto" se non l’avesse dissuaso il capo dello Stato "pur di occupare lo scranno più alto del Senato. ‘La tragedia dei nostri maro’ – ha attaccato il capogruppo del Pdl – e’ figlia del tradimento morale di un mandato che questo Parlamento aveva affidato al suo governo".
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